Incendiate 5 auto Telecom. Gli anarchici: "Collabora al controllo sociale"

L'attentato incendiario è stato rivendicato in serata. Gli attacchi sono a sostegno della causa di Alfredo Cospito e contro il regime del 41bis

Auto in fiamme (immagini di repertorio)

Auto in fiamme (immagini di repertorio)

Roma, 30 gennaio 2023 - "Nelle prime ore della notte di lunedì 30 gennaio abbiamo portato avanti un'azione incendiaria contro Tim. L'attacco è stato condotto introducendoci nel parcheggio di una delle sue sedi ed appiccando il fuoco a 5 veicoli. Tim collabora attivamente al controllo sociale attraverso l'installazione della rete della fibra ottica, telecamere e braccialetti elettronici". Questa la rivendicazione apparsa sui siti degli anarchici in relazione al rogo nel piazzale di una sede Telecom a Roma. "Che lo stato assassino e i padroni sappiano che questo è solo l'inizio e più che una minaccia è una promessa", concludono, esprimendo solidarietà ad Alfredo Cospito, "in lotta contro il 41 bis". La rivendicazione è arrivata questa sera. I fatti risalgono a questa mattina. 

A fuoco cinque auto

Cinque auto aziendali, parcheggiate a distanza una dall'altra, sono state incendiate da ignoti che sono riusciti a introdursi all'interno del parcheggio esterno della sede della Telecom Italia, in via val di Lanzo 139, a Montesacro, a Roma. Su una cabina elettrica, sempre afferente alla sede Telecom, è stata poi scritta con una bomboletta di vernice nera la "A" di anarchia e "No 41 Bis", mentre all'esterno del muro di cinta del parcheggio è comparsa la scritta "Black block". La matrice anarchica dell'evento era già, dunque, evidente: ora c'è la conferma, con la motivazione addotta dagli antagonisti.

Le autovetture, tutte 'brandizzate' Tim, erano parcheggiate nel piazzale della sede. Tre sono state distrutte dalle fiamme e due danneggiate.  Chi indaga ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire ai responsabili del gesto.

Ieri due molotov contro il commissariato

Ieri due bombe molotov artigianali sono state lanciate dagli anarchici - a margine della manifestazionea Trastevere - nel parcheggio del commissariato Prenestino. Un poliziotto che era di guardia si èaccorto delle bombe artigianali e, dopo essersi avvicinato alla vettura di un collega, e' riuscito a intervenire senza farle esplodere. Gli anarchici, scesi in piazza per manifestare a favore di Cospito, sono poi fuggiti via. Le due  molotov erano costituite con stracci imbevuti di liquido infiammabile all'interno di bottiglia chiusa con uno stoppino. Indagini in corso del Distretto Prenestino per identificare i responsabili.

C'è il sospetto che sia di matrice anarchica anche l'incendio di auto della polizia locale bruciata in viale Tibaldi a Milano nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 gennaio. 

Azioni, probabilmente, legate al mondo anarchico che, negli ultimi giorni, sta manifestando in Italia e all'estero la sua vicinanza all'anarchico Alfredo Cospito, detenuto al 41-bis in sciopero della fame. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta dopo le azioni di matrice anarchica contro il consolato italiano a Barcellona e contro l'auto di un funzionario dell'ambasciata italiana a Berlino. Nei fascicoli, si ipotizzano i reati di danneggiamento e incendio aggravati dalle finalità di terrorismo. I procedimenti sono all'attenzione dei magistrati dell'antiterrorismo che hanno affidato le indagini ai poliziotti della Digos e ai carabinieri del Ros.  Le proteste vanno avanti ormai da giorni con manifestazioni in tutta Italia e non solo in cui sono avvenuti scontri con le forze dell'ordine e danneggiamenti.