Elezioni 2018, Renzi e il giallo del "vado a sciare"

Il segretario dimissionario del Pd sembra non intenzionato a far parte della delegazione che salirà al Quirinale da Mattarella. Ma su una sua presunta frase scoppia la polemica Elezioni 2018, chi governa? Due maggioranze possibili Elezioni, Renzi: "Chi nel Pd vuole governo con M5s lo dica"

Renzi a Courmayeur (Ansa)

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Roma, 6 marzo 2018 - "Consultazioni? Io vado a sciare", ha confidato Matteo Renzi  dopo i risultati delle elezioni politiche a Massimo Giannini, che lo ha rivelato a Circo Massimo su Radio Capital. Ognuno ha i suoi progetti post-elettorali: il segretario dimissionario del Pd sembra intenzionato a fare un passo indietro. "Deciderà la direzione", dice. Insomma Renzi non avrebbe alcuna intenzione di far parte della delegazione Dem che salirà al Quirinale per le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Uno dei dem, Francesco Boccia, rincara la dose spiegando a Rainews 24 che il segretario Pd "ha bisogno di qualche giorno di riposo...".

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Certo che l'immagine di Renzi sulle pista da sci - che dopotutto potrebbe essere stata solo una battuta - scatena la discussione, tanto che in mattinata arriva la smentita categorica del portavoce di Renzi: niente settimana bianca per il leader. A questo punto Giannini precisa: "Non ho mai affermato che Renzi sarebbe andato in settimana bianca. Ho riferito solo quello che il segretario mi aveva appena detto e cioè, testualmente: 'Le mie dimissioni sono vere, e non mi interessa nemmeno andare in delegazione al Quirinale per le consultazioni: deciderà la direzione del Pd, io vado a sciare'".  

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LA SMENTITA - Il portavoce di Renzi, Marco Agnoletti, si affretta a precisare che "la delegazione che andrà al Quirinale sarà decisa dalla direzione nazionale del Pd". E aggiunge una battuta al veleno: "Vorremmo tranquillizzare tutti i polemisti di queste ore che stanno discutendo una notizia falsa, sulla presunta settimana bianca di Renzi: una notizia che semplicemente non corrisponde al vero".

EMILIANO - Il governatore pugliese, che ha proposto di dialogare con M5S, parte all'attacco del leader: "Renzi si è dimesso. Quindi è inutile parlare ancora di Renzi - dice a chi gli chiedeva come possa il Pd sostenere un governo dei Cinquestelle - Renzi in questo momento è dimissionario quindi non ha più titolo per parlare di politica. Deve fare, come ha detto, il senatore del suo territorio". E aggiunge Emiliano: "Io credo non sia più il caso di parlare con Renzi e di Renzi. Noi dobbiamo parlare del futuro dell'Italia. Tutti i guai di cui stiamo parlando sono ascrivibili a scelte assolutamente sue, personali, compreso le liste".

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MACALUSO: LICENZIATE LO SCIATORE - Secondo Emanuele Macaluso, grande vecchio del Pci, "i membri della direzione del Pd, se hanno una dignità politica, dovrebbero autoconvocarsi e licenziare il segretario che sta volteggiando tra le piste da sci. La mia sarà fantapolitica ma tutto mi sembra fuori dal mondo".  Macaluso riflette che se il Pd "vuole cambiare pagina e aprire un dibattito vero, non potrà essere l'attuale segretario ad avviarlo date le sue pesanti responsabilità della sconfitta".

GRILLO - Da parte sua il 'papà' del Movimento 5 stelle, vincitore di queste elezioni, non rinuncia allo sberleffo: "Mi dispiace che Renzi vada via, se restava ancora un po' il Pd lo portava al 10%", dice il comico-politico in un video pubblicato dal fattoquotidiano.it. Grillo era all'uscita da un ristorante ai Parioli dove ieri sera ha cenato con il candidato premier M5s Luigi Di Maio e Davide Casaleggio

BOSCHI-BIANCOFIORE
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