Roma, 6 marzo 2018 - E' un Parlamento senza maggioranza (per ora) quello che esce dalle elezioni politiche del 2018. I risultati sono ormai definitivi, l'attenzione dalle percentuali - assodate da ieri - si sposta sui seggi. E qui anche una manciata di poltrone potrebbe fare la differenza, nel caso qualche coalizione o partito cercasse di ottenere la maggioranza raggranellando qua e là sostegno (o semplicemente astensione) tra gli avversari del 4 marzo.
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SEGGI ASSEGNATI - In mattinanta sono arrivati i seggi assegnati col proporzionale che si sommano a quelli già decisi nei collegi uninominali. In totale sono 607 le poltrone assegnate, sulle 630 disponibili. Alla Camera (maggioranza 316) il Movimento 5 stelle fa l'en plein 221 seggi, di cui 88 nei collegi uninominali e 133 in quelli plurinominali. Secondo i dati rilasciati dal Ministero dell'interno, che non tengono ancora conto della circoscrizione della Valle D'Aosta, il partito guidato da Luigi Di Maio è quello che ha ottenuto più poltrone in questa tornata elettorale. Meglio solo la coalizione di centrodestra, che in totale ha guadagnato 260 seggi, ma è il risultato della somma dei 73 della Lega, 59 di Forza italia e 19 di Fratelli d'Italia, più i 109 dell'uninominale. Si ferma a quota 112 il centrosinistra, che oltre ai 24 uninominali, ottiene solo 86 poltrone per il Pd e 2 per Svp-Patt al plurinominale. Dove trova 14 seggi anche Liberi e Uguali, rimasto a bocca asciutta nell'uninominale.
I RIPESCATI - Grazie ai seggi assegnati col proporzionale, vengono 'ripescati' a Montecitorio anche i ministri Martina, Minniti, Orlando e Franceschini, usciti sconfitti dall'uninominale. Ce la fanno anche la Presidente della Camera Laura Boldrini e Debora Serracchiani, 'riacciuffata' in extremis dopo il ko a Trieste nell'uninominale con Tondo. La certezza si è avuta solo intorno alle 5 del mattino: la Serracchiani era seconda nel listino proporzionale dietro a Ettore Rosato (anche lui eletto), la certezza dell'ingresso alla Camera si è avuta solo verso le 5 del mattino. In mattinata, fra l'altro, la governatrice del Friuli ha rassegnato le sue dimissioni dalla segreteria del Pd.
I GRILLINI ESPULSI - Sono circa una decina, invece, i candidati espulsi dal M5s dopo essere stati candidati che sono stati eletti. Diventerà deputato Catello Vitiello, cacciato per il suo passato nella massoneria, così come è passato alla Camera il presidente del Potenza Calcio, Salvatore Caiata. Stesso discorso per Andrea Cecconi, espulso per i bonifici truccati sui rimborsi ed eletto all'uninominale a Pesaro, dopo aver battuto il ministro Minniti. "Una bellissima nottata...", ha commentato Emanuele Dessì, candidato dal M5S in Senato a Latina ed eletto al proporzionale. L'imprenditore, finito al centro delle polemiche per la casa popolare in affitto a 7 euro e per il video che lo ritrae con Domenico Spada, ha firmato un atto in cui si impegna a rinunciare alla elezione. Tra i parlamentari espulsi che non hanno restituito interamente i rimborsi, invece, il senatore Maurizio Buccarella è passato al Senato nel listino in Puglia 02. "Sto aspettando di sapere se l'ufficio elettorale prenderà in considerazione la mia rinuncia alla proclamazione", spiega Buccarella. Anche il senatore Carlo Martelli, capolista in Piemonte 2, con ogni probabilità tornerà a sedere sugli scranni di Montecitorio.
Risultati camera: lo spoglio in tempo reale
Risultati Senato: lo spoglio in tempo reale
Tra gli eletti Lucia Annibali, Fratoianni, Crosetto, Paita, Giorgetti, Pollastrini, Valentini, Gelmini, Fiano, Manlio Di Stefano, Brambilla, Alfredo Bazoli, Guerini, Bitonci, Zan, Fedriga, Rosato, Serracchiani, Pini, Giulia Sarti, Sgarbi, Fassino, Paola De Micheli, Rizzo Nervo, Cantone, Bersani, Biancofiore, Bergamini, Bonafede, Speranza, Borghi, Baldelli, Morani, Saltamartini, Polverini, Giacomoni, Calabria, Rampelli, Ruocco, Baroni, Daga, Angelucci, Orfini, Anzaldi, Fassina, Campana, Rotondi, Pezzopane, Sibilia, Del Basso De Caro, Cirielli, Carfagna, Migliore, Paolo Siani, Elio Vito, Francesco Boccia, Enza Bruno Bossio, Santelli, Stumpo, Daniela Cardinale, Prestigiacomo, Epifani, Giulia Grillo.
SENATO - Escludendo il riepilogo della circoscrizione Valle d'Aosta, sono 308 i seggi finora assegnati al Senato (maggioranza 158 senza contare i senatori a vita) quando restano da scrutinare meno di 30 sezioni (di cui la maggioranza in Lazio). Al centro destra vengono assegnati 135 seggi totali, di cui 37 alla Lega, 33 a Forza Italia, 7 a Fratelli d'Italia assegnati in base alla quota proporzionale e 58 con l'uninominale. M5S vede finora assegnati in totale 112 seggi, di cui 44 relativi ai collegi uninominali e 68 alla quota proporzionale. Il Pd totalizza 56 seggi, di cui 13 relativi ai collegi uninominali e 43 al proporzionale; al conteggio si aggiunge un seggio a Svp. Quattro seggi vanno a Liberi e Uguali.
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