Camorra, estate violenta nel Napoletano: 3 morti e 6 feriti nella guerra dei clan

Estate di sangue nel Napoletano, dove una scia di sangue sta mettendo a ferro e fuoco il territorio

Carabinieri a Pianura

Carabinieri a Pianura

Napoli, 21 agosto 2021 – Estate violenta nel Napoletano, dove gli scontri tra gruppi criminali stanno diventando sempre più accesi, e sembrano portare a una nuova stagione di sangue. Mentre i carabinieri indagano sull'omicidio di Antonio Zarra, il 25enne morto l'altra notte dopo essere stato ferito con sette colpi di pistola in una agguato a Pianura, le forze dell'ordine tracciano un bilancio di questa estate “rovente”. Morti violente registrate, poco prima di Ferragosto, anche nei quartieri Ponticelli e Fuorigrotta. E poi ci sono stati i due uomini che, nella notte del 9 agosto, si sono presentati al pronto soccorso di Castellammare di Stabia con ferite di arma da fuoco e la scarica di proiettili ritrovati per strada, senza apparentemente nessun ferito, con 26 bossoli ritrovati al Parco Verde di Caivano agli inizi di luglio e l'agguato di Pozzuoli di fine luglio, dove un 51enne è stato avvicinato da uno scooter mentre passeggiava vicino a casa e ferito al braccio da un'arma da fuoco. A Somma Vesuviana, invece, un 15enne è stato accoltellato al braccio e all'addome.

Sono solo alcuni degli episodi di violenza consumato nel Napoletano negli ultimi mesi, scie di sangue che hanno fatto riaccendere un nuovo allarme sulla ripresa delle guerre intestine tra clan, in lotta per il controllo del territorio. Spaccio e usura al centro degli affari dei gruppo camorristici locali.

Nell'area tra Napoli e i Comuni dell'hinterland sembrerebbe essere in atto uno scontro tra gruppi criminali. E poco meno di un mese fa un 55enne, Francesco Divano, fu ferito con colpi di arma da fuoco in circostanze non chiarite. Divano, denunciato in passato, fu portato nell'ospedale San Paolo da persone non identificate. L'uomo fu raggiunto da più proiettili. Una scia di sangue che riguarda anche altre zone del capoluogo campano, dall'area orientale a quella occidentale, da Ponticelli a Fuorigrotta. Poco prima di Ferragosto nella notte tra l'11 ed il 12 agosto ci furono accoltellamenti e agguati. Due i morti e tre feriti. Un uomo di 46 anni morì ed un altro fu ferito alla gamba e alla schiena nel corso di una sparatoria all'interno del Rione De Gasperi, a Ponticelli, in via Camillo de Meis, dove furono trovati diversi bossoli. Una persona morì e due rimasero ferite dopo essere state accoltellate, invece, in via Tertulliano. L'uomo deceduto era un 48enne con diversi precedenti di polizia, in questo caso l'episodio avvenne nel corso di una lite apparentemente per futili motivi.

E ciò a pochi giorni dalle morti violente e dal ferimento a fine luglio di una persona sempre nella zona di Pianura. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Zarra – che aveva precedenti per reati legati alla droga – mercoledì notte era in auto, una Smart Fortwo, nel quartiere Pianura, quando sono stati sparati contro di lui numerosi colpi di arma da fuoco: non si sa se da un solo sicario o da più persone. Portato da alcuni conoscenti al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo, è deceduto a causa delle ferite riportate. Sette i proiettili che lo hanno colpito. Zarra, nipote omonimo di un pregiudicato ucciso negli anni Novanta sempre nello stesso quartiere, era legato al clan Pesce-Perfetto, in lotta insieme ai Carillo-Marfella contro il gruppo dei Calone, ex clan Mele. Tutti clan che operano nello stesso quartiere, Pianura appunto. E sono proprio i Calone a controllare la strada in cui è stato ferito a morte Zarra, via Jacopo Carrucci, la famiglia è in lotta per il controllo delle piazze di spaccio e il giro di usura nel quartiere. 

I militari hanno trovato in via Jacopo Carrucci 10 bossoli calibro 9 per 21 millimetri e alcune tracce di sangue. Indagini sono in corso per chiarire la dinamica e individuare i responsabili dell'agguato. Tuttavia I militari stanno lavorando sul caso a tutto campo e non ci sono ipotesi particolari privilegiate. E intanto, a Napoli, è già stato inviata al prefetto Marco Valentini la richiesta di avviare un tavolo permanente contro l'emergenza criminalità scoppiata sul territorio negli ultimi mesi.