Sanremo 2022: le pagelle della seconda serata. Eccesso di Zalone

A Lorena Cesarini sufficienza di stima. Eroica Donatella Rettore

Sanremo, 3 febbraio 2022 - Lacrime, gag e qualche scivolone. Ecco le pagelle della seconda serata di Sanremo 2022. Sufficienza di stima a Lorena Cesarini, Checco Zalone si riscatta nella seconda parte. 

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Sangiovanni 8

Sfidando il comune senso del pudore, la legge di gravità e il catalogo Pantone, si presenta in un abito probabilmente prestatogli da un venusiano atterrato ad Arma di Taggia. Con una giacca disegnata da Stevie Wonder, di un colore che appartiene a un universo parallelo, la sua mise è stata completata da un paio di pantofolone che il regista, per fortuna degli spettatori cardiopatici, ha inquadrato solo per un attimo. 

Giovanni Truppi sv

Direttamente dal vicino porto di Genova, il cantautore napoletano si è presentato con gli abiti di lavoro (canottiera nera): infatti nel tempo libero fa il camallo. Il brano s'intitola 'Tuo padre, mia madre, Lucia', storia di un torbido menage a trois.

Le Vibrazioni 6

Il loro ritornello recita: "Mi fa male tantissimo", i più ingenui hanno creduto a una maldestra iniezione ipodermica.

L'inviata di Primafestival 4

Purtroppo non ne ricordiamo il nome, ma forse è meglio così. Insinuandosi nel retropalco mostra orgogliosa i gradini che conducono al palco. "Chissà quanti nomi leggendari della musica italiana hanno cavalcato questa scala". Rimandatela a scuola.

Checco Zalone 6,5

Voto che fa media tra prima, seconda e terza esibizione. Prigioniero della condanna a essere politicamente scorretto, torce la favola di Cenerentola in chiave trans, scenetta tra la caserma e l'avanspettacolo, per terminare con una battuta tremenda: "Per eventuali cause, il foro di competenza è quello di Amadeus". Pubblico in sala freddino. Si riscatta nella seconda parte, con la canzone 'Poco ricco', riuscita parodia dei rapper disperati che, in realtà, non hanno motivo di esserlo, e con il grottesco virologo Oronzo Carrisi della terza parte. Eccesso di Zalone.

Lorena Cesarini 6

Sufficienza di stima. Evidentemente troppo emozionata, ma non è colpa sua, nel retropalco non servono camomilla. Rappresenta l'inevitabile momento di educazione civica del Festival, un bel monologo sul razzismo che magari avrebbe giovato di maggiore sinteticità. Si può dare di meno.

Donatella Rettore 8

Eroica, si presenta sul palco nonostante abbia appena infilato le dita nella presa della corrente: solo così si può spiegare la sua acconciatura. I vestiti glieli ha chiaramente prestati Crudelia Demon.

Orietta Berti 9

Sembrava che il domopak di ieri sera fosse insuperabile, invece Orietta riesce a stupirci: si presenta con un abito disegnato direttamente da Jackson Pollock.