Sanremo 2022, chi è Drusilla Foer: la storia dietro al nome, le origini e la carriera

Alter ego dell'attore fiorentino Gianluca Gori, è la prima co-conduttrice 'en travesti' del Festival

Roma, 3 febbraio 2022 - Nella terza serata di Sanremo 2022 sul palco dell'Ariston arriva Drusilla Foer, la prima co-conduttrice 'en travesti' del Festival della canzone italiana. Alter ego dell'attore fiorentino Gianluca Gori (classe 1967), dopo che il personaggio è esploso sul web (e sembrava inizialmente di nicchia), Drusilla è diventata popolare anche al cinema e in televisione e Amadeus l’ha scelta tra le cinque donne di Sanremo 2022.

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Chi è Drusilla Foer

Ma chi è Drusilla Foer? Non è transessuale, non è un travestito, non è una drag queen. È un personaggio 'en travesti', un ruolo che sul palco o davanti alla telecamera viene interpretato da un artista di sesso opposto: Gianluca Gori è un uomo, Drusilla Foer una donna che scompare quando Gori lava via il trucco dal volto e mette nel cassetto tacchi e vestiti. "Sono un'anziana soubrette" si definisce l'attrice, cantante, scrittrice e star del web che sta facendo sold out con il suo show teatrale 'Eleganzissima'.

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Le origini

Con i suoi modi gentili, raffinati, colti ed eleganti, la nobildonna toscana dai capelli d’argento non è in verità una nobildonna. "La stampa adora definirmi una nobildonna - racconta nella sua bio - ma non lo sono affatto. Provengo certamente da una famiglia privilegiata, ma ho ricevuto un'educazione antiborghese che tende all'essere liberi".

Cresciuta a Cuba, "perché babbo mio era diplomatico", irrequieta di natura Drusilla ha vissuto un po’ ovunque: Parigi, Chicago, Bruxelles, Madrid, Viareggio, Chicago e New York, dove ha aperto un negozio di vestiti vintage, il 'Second Hand Dru' diventato “punto di ritrovo per artisti, pensatori, rockstar e persone semplicemente speciali” recita sempre la bio ufficiale dell'artista, che ha scelto di chiamarsi Drusilla in ricordo di una storica barca di famiglia dove i suoi nonni trascorsero una notte di passione.

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La carriera

È sui social, soprattutto su YouTube (il suo canale conta oltre ventimila iscritti), che Gori lancia il suo alter ego attraverso video di performance esilaranti e anticonformiste fino all'approdo in tv nel 2012 con il programma di Serena Dandini 'The show must go off'. Nello stesso anno arriva l'esordio sul grande schermo con un ruolo nel film di Ferzan Ozpetek 'Magnifica presenza'. "Adoro il caffellatte freddo e vorrei fare un film con Virzì" si legge nella bio dove ricorda che nel suo percorso artistico è "sostenuta da un grande artista, Franco Godi, un bell’uomo dai capelli bianchi che detesta essere definito il mio agente. Siamo una coppia creativamente appassionata quanto spericolata".

Sul piccolo schermo è stata anche un giudice di 'StraFactor' (con Elio e Jake La Furia nel 2018), è apparsa spesso nel salotto del 'Maurizio Costanzo Show' ed è stata la partner 'insofferente' di Piero Chiambretti (Retequattro) a 'Cr4-La Repubblica delle Donne'.

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Cantante oltreché battutista e icona di stile, attivissima a teatro – il suo vero habitat – ha portato in scena con successo nelle ultime stagioni, Covid permettendo, i recital 'Eleganzissima' e 'Venere nemica', mentre ha dato da poco (ottobre scorso) alle stampe anche un’autobiografia dal titolo 'Tu non conosci la vergogna' in cui racconta i luoghi, gli incontri, i sentimenti e gli appunti di memorie sparpagliate e disordinate di una vita incredibile.

Personaggio irriverente e trasgressivo, si presta spesso al sostegno di cause sociali importanti. Quale tema porterà nel dibattito 'sociale' sanremese al momento resta top secret ma ricorda che "forse qui sono la donnina più normale" e che sul palco sarà "la bandiera delle mie convinzioni" riferendosi alle battaglie di genere ma anche quelle per la violenza sulle donne e i diritti sul lavoro, ricordando che la meritocrazia è il primo valore, indipendentemente dal sesso.