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Marentino, città del miele e dei rebus

di MONICA GUZZI -
20 novembre 2022
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La Città del Miele di Marentino, in provincia di Torino, da oggi non è più solo nota per i curiosi rebus affrescati sulle pareti delle case. Questa volta diventa capitale della dolcezza, poiché sale in cima al podio di un premio apprezzato da tutti, quello della bontà e della tradizione: "Il Miele del Sindaco 2022", promosso dalle Città del Miele, la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Lo ha prodotto l’apicoltore Enzo Vettorato ed è miele  di tarassaco, sempre più difficile da reperire perché ha una produzione limitata legata a una fioritura primaverile molto breve tra marzo e aprile, quando i prati si coprono appunto di fiori di ‘soffioni’ o “denti di leone”, ma gli apiari, appena usciti dal periodo invernale, sono ancora troppo deboli per consentire all’apicoltore un raccolto consistente. Una motivazione che, nel futuro, potrebbe portare a inserire questa particolare tipologia tra i mieli rari. Tipico del Piemonte e della Valle d'Aosta, il miele di tarassaco ha un colore giallo deciso, un pungente odore ammoniacato che fa però da contraltare al suo sapore delicato e molto gradevole.  Il Piemonte è la prima regione per numero di alveari, quasi 195.000, mentre per numero di apicoltori, 6.633, è al terzo posto dopo Lombardia, 8.941 e Veneto, 8.072. Bruzolo, Casteldelfino, Locana, Monteu Roero e Montezemolo sono le altre località piemontesi che fanno parte de Le Città del Miele, oltre a Marentino. L’edizione 2022 de “Il Miele del Sindaco” ha visto la candidatura di otto territori regionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto) e di 36 tipologie di mieli presentati da 16 sindaci de Le Città del Miele. Marentino fa parte del circuito  dal 2007. Ogni anno, a settembre organizza una Fiera Regionale del Miele che raduna numerosi appassionati. Il Comune ha messo a disposizione dei visitatori una Casa delle Api, con quattro arnie protette per garantire l’osservazione, e un Giardino Mellifero, che permette ai turisti di osservare gli arbusti e le piante che offrono un naturale supporto alle attività delle api. Marentino è anche famosa per essere la Città dei Rebus; infatti dal 2005, alcuni tra i migliori muralisti italiani e internazionali hanno disegnato sulle pareti delle abitazioni una serie di rebus che richiamano le risorse tipiche del territorio, un’attività che prosegue ancora adesso. L’ultimo rebus è stato dipinto lo scorso anno. Borgo di origine medievale, Marentino ha un centro storico ricco di monumenti e di chiese, una delle quali, la seicentesca Chiesa di San Carlo, dedicata al Santo di casa Borromeo, ospita l’attuale Municipio. Tra le specialità gastronomiche a base di miele, che si possono gustare sul posto, il torrone con arancia, mandorle e nocciole piemontesi. Nei dintorni, confinante con Marentino e Arignano, sorge un lago artificiale che è anche il più grande specchio d’acqua della collina torinese, oggi habitat di numerose specie di uccelli, tra cui l’airone rosso, così come di anfibi, rettili e insetti, tra cui numerose libellule.