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Dal cuore verde dell'Umbria a Cortina, il vino è donna

di MONICA GUZZI -
18 luglio 2022
chiarafamiglia

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Il vino? Chiedetelo alle donne. Amministratrici, enologhe, custodi dei segreti del marketing, sono sempre più numerose in campagna e in cantina, negli uffici e nelle tenute.

Il riconoscimento ufficiale a ciò che ormai da decenni si vede sul campo è arrivato a Cortina VinoVip, dove le donne erano tante e dove per la prima volta il Premio Khail, intitolato al fondatore di “Civiltà del bere” e destinato a un personaggio distintosi nella valorizzazione del vino italiano nel mondo, è stato conferito a Chiara Lungarotti, AD della storica azienda umbra e prima donna a ricevere il riconoscimento, per lo spirito innovatore e la promozione di un territorio vitivinicolo italiano poco valorizzato in passato.

Una storia, quella delle donne di questa famiglia, che racconta al meglio l'Italia del vino. Agronoma, umbra nel profondo dell’anima, Chiara Lungarotti guida una realtà conosciuta a livello internazionale con le tenute e le cantine di Torgiano e Montefalco, e vivace anche nel settore turistico e culturale, con l'ospitalità, il Museo del Vino e il Museo dell’Olivo e dell’Olio a Torgiano. Figlia d'arte, cresciuta nell’amore per la terra respirato fin da bambina, Chiara Lungarotti si è inserita in azienda all’inizio degli anni ’90, a fianco della sorella Teresa e sotto la guida del padre Giorgio Lungarotti, uno dei grandi pionieri dell’enologia italiana. Una “gavetta”  che si è rivelata preziosa nel 1999, quando, a soli 28 anni, alla scomparsa del padre gli è subentrata nell’azienda, che guida secondo pratiche di sostenibilità all’avanguardia e con un occhio alla cultura del vino e dell’olio d’oliva, tanto importanti nello sviluppo della civiltà, dell’economia, della storia e dell’arte umbra e italiana. Quando mia sorella Teresa (una delle prime donne enologo d'Italia, ndr) ha iniziato, nel mondo del vino c'erano solo uomini - dice Chiara Lungarotti -. Io ho dovuto lavorare il doppio, ma oggi per fortuna non è così, è una questione di persone, non di genere: conta solo la capacità. Anche se per una donna l'aspetto più difficile resta quello di mettere insieme lavoro e famiglia”. La terza donna emblematica della famiglia è la mamma Maria Grazia, direttrice della Fondazione Lungarotti Onlus e fondatrice nel 1974, assieme al marito Giorgio, del Museo del Vino di Torgiano, tra i primi e più completi al mondo, e nel 2000 del Museo dell'Olivo e dell'Olio. L'azienda Simbolo dell'eccellenza enologica in Umbria, Lungarotti è un’azienda vinicola storica dell’Umbria, fondata a Torgiano da Giorgio Lungarotti e oggi guidata dalle figlie Chiara e Teresa, coadiuvate dalla madre Maria Grazia e dai nipoti Francesco e Gemma. In tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata VIVA dal 2018) e quella di Montefalco (20 ha, certificata biologica dal 2014), dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Le due cantine producono in tutto 29 etichette, tra cui il Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva DOCG, considerato tra i migliori vini rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC. Inclusa da Wine Spectator da oltre 10 anni tra le migliori cantine d’Italia chiamate a partecipare ad OperaWine, oggi Lungarotti è l’esempio concreto di come la valorizzazione di un territorio non passi solo dalla viticoltura di qualità, ma anche dalla capacità di costruire intorno al vino un circuito virtuoso fondato su ospitalità d’eccezione, tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale, difesa della biodiversità ed esperienze autentiche a contatto con la natura. Una storia iniziata due secoli fa e che oggi significa una produzione di 2 milioni e mezzo di bottiglie in media ogni anno, con un export che vale oltre il 42 per cento del fatturato e vede Lungarotti presente in più di 50 Paesi nel mondo, a partire da Stati Uniti, Messico, Giappone, Corea, Thailandia.

La Tenuta di Torgiano

Alle porte di uno dei “Borghi più belli d’Italia”, sorge la cantina Lungarotti di Torgiano che produce un’articolata gamma di vini, tra rossi, bianchi, rosati e bollicine. È qui che nasce il Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva DOCG, Sangiovese in purezza finito più volte sul podio dei migliori vini italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC, a base di Sangiovese e Colorino. Ed è sempre qui che Giorgio Lungarotti, nel 1977, ha creato il San Giorgio - Umbria Rosso IGT, il primo “Superumbrian”, in origine a base di Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Canaiolo e dal 2016 uvaggio di Sangiovese e Cabernet Sauvignon in parti uguali. Tra i bianchi, il Torre di Giano e la sua versione “Riserva” Torre di Giano Vigna il Pino. L’azienda vanta anche un uliveto di 12 ettari da cui si ricavano due tipologie di olio extra vergine d’oliva biologico: l’Olio DOP Umbria Colli Martani e Cantico, entrambi frutto di cultivar Frantoio, Leccino e Moraiolo.

La Tenuta di Montefalco

Nata nel 2000, ha un’anima bio. L’attenzione all’ambiente che già contraddistingue le attività di Torgiano - dove si produce energia rinnovabile dai pannelli fotovoltaici sul tetto della cantina e dagli scarti della potatura invernale - qui si traduce nella scelta di realizzare, a partire dall’annata 2010, vini biologici certificati dal 2014. Come il bio - Umbria IGT, rosso di buona struttura da medio e lungo invecchiamento, il Montefalco Rosso DOC, il Montefalco Sagrantino DOCG, il Sagrantino Passito DOCG e la Grappa di Sagrantino Riserva. Il Sagrantino è un antico vitigno autoctono tra i più ricchi al mondo in polifenoli: una varietà che va “domata” con una corretta pratica viticola perché il vino risulti armonico ed equilibrato.

Enoturismo e cultura Lungarotti Experience offre tour in cantina, degustazioni di vini e prodotti tipici del territorio, ospitalità tra i vigneti (al Poggio alle Vigne, casolare del XVII secolo ristrutturato, e al Poggiolo), visite guidate ai musei del vino e dell’olio: tante esperienze da condividere e assaporare nel cuore verde dell’Umbria.