Roma, 24 febbraio 2022 - La Russia "dovrà rendere conto" davanti al mondo. Poco prima delle 6 del mattino è arrivata la notizia che gli Stati Uniti si aspettavano da settimane: Vladimir Putin ha lanciato "un'operazione militare" in Ucraina, che col passare dei minuti si è rivelata l'inizio di una guerra. Pochi minuti dopo, il presidente americano ha condannato con forza l'attacco "non provocato e ingiustificato delle forze militari russe". Poi, nel colloquio telefonico con l'omologo ucraino, Volodymr Zelensky, Joe Biden ha rivolto un messaggio al popolo ucraino - "le preghiere del mondo sono con loro" -, garantendogli "supporto e assistenza". "Solo la Russia - sono le parole di Biden - è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà, e gli Stati Uniti e i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e incisivo. Il mondo riterrà responsabile la Russia".
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Nella dichiarazione ufficiale, diffusa dalla Casa Bianca, viene spiegato del colloquio tra i due capi di Stato e dei prossimi passi che gli Usa e gli alleati inendono prendere contro la Russia, incluse "sanzioni severe". Zelensky, fa sapere la Casa Bianca, ha chiesto a Biden vicinanza e di sollecitare i leader mondiali a "parlare chiaramente contro la palese aggressione del presidente Putin". "Incontrerò i leader del G7, gli alleati e i partner", ha assicurato Biden, "continueremo a garantire supporto e assistenza all'Ucraina e al popolo ucraino".
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Nel frattempo, il presidente ucraino ha annunciato l'introduzione della legge marziale nel Paese. In un messaggio alla nazione in cui ha confermato l'attacco russo alle infrastrutture militari ucraine, Zelensky ha invitato i cittadini a stare calmi e a rimanere nelle case. "Siamo forti e vinceremo".
