Ucraina, dichiarazione di guerra di Putin: ordinato intervento, reagiremo a interferenze

Il discorso alla tv pubblica: "Ho preso la decisione di un'operazione militare. Non è nei nostri piani l'occupazione dell'Ucraina"

Mosca, 24 febbraio 2022 - E' partita l'"operazione militare" in Ucraina, ufficialmente per difendere i separatisti del Donbass. A notte inoltrata il presidente russo Vladimir Putin a sorpresa interviene nella tv pubblica e varca il Rubicone, proprio mentre si riunisce il Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Un discorso aggressivo, in cui Putin tra l'altro ha invitato i soldati ucraini a deporre le armi e soprattutto minacciato di ritorsioni eventuali intromissioni esterne. "Ho preso la decisione di un'operazione militare", ha detto poco prima delle 6 del mattino a Mosca in quella che è una vera e propria dichiarazione di guerra. Spiegando che "un ulteriore allargamento della Nato ad est è inaccettabile" e che quelli dell'Alleanza atlantica sono "comportamenti immorali". Chiarendo poi che "non è nei piani della Russia l'occupazione dell'Ucraina".

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"L'obiettivo è proteggere le persone che sono state oggetto di abusi, genocidio dal regime di Kiev per otto anni, e per questo ci adopereremo per smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, oltre a consegnare alla giustizia coloro che ha commesso numerosi crimini sanguinosi contro residenti pacifici, compresi i cittadini della Federazione Russa", ha aggiunto il presidente Vladimir Putin.

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"I nostri piani non sono di occupare l'Ucraina, non intendiamo imporci a nessuno", ha dichiarato il capo del Cremlino, lanciando un sinistro monito sulla potenza militare del suo Paese. "La Russia moderna, dopo il crollo dell'URSS e la perdita di una parte significativa del suo potenziale, è una delle potenze nucleari più potenti del mondo e, inoltre, è in vantaggio con una serie di armi di ultima generazione". Il presidente russo ha detto che nessuno dovrebbe avere dubbi sul fatto che un attacco alla Federazione Russa porterà alla sconfitta di chi l'aggredisce. 

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