Guerra Ucraina ultim'ora: Putin conquista Chernobyl. Zelensky: "Sabotatori russi a Kiev"

Raid di Mosca fino a Leopoli, Odessa e nella capitale. Il presidente ucraino firma il decreto per la mobilitazione generale. "Almeno 137 morti. Noi lasciati soli"

Roma, 24 febbraio 2022 - E' guerra in Ucraina: l'invasione russa è iniziata quando a Mosca erano quasi le 6, accompagnata dall'annuncio di Putin in tvSubito si sono avvertite forti esplosioni nelle città. Non solo sul confine, ma anche a Kharvik, Leopoli, fino ad Odessa e anche a Kiev. In serata fonti dell'intelligence Usa prevedono: la capitale potrebbe cadere nelle mani dei russi nelle prossime ore.

Ucraina-Russia, tank di Mosca a 32 km da Kiev. Bombe sulla capitale

Ed è passata da poco la mezzanotte del 24 febbraio quando arriva l'annuncio drammatico del presidente ucraino. "Forze di sabotaggio russe sono entrate a Kiev, ma io resto qui", dichiara Zelensky secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Aggiunge: "Io e la mia famiglia siamo il primo obiettivo’.  Zelensky  dopo il primo giorno di guerra conta almeno 137 morti. “Centotrentasette eroi, i nostri cittadini” hanno perso la vita, dichiara in un video pubblicato sul sito web della presidenza, aggiungendo che altri 316 ucraini sono rimasti feriti nei combattimenti. In serata con un decreto  annuncia una mobilitazione generale di tutti gli uomini in età da combattimento. La dogana ucraina aveva già fatto sapere che gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non potevano più lasciare il Paese. Infine il presidente si rammarica che Kiev sia stata “lasciata sola”. “Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina la garanzia dell’adesione alla Nato? Tutti hanno paura”, ha denunciato in un discorso video. 

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La capitale si prepara a difendersi da un imminente attacco delle forze russe e diecimila fucili automatici sarebbero stati distribuiti nelle ultime ore ai civili della capitale. Lo riportano fonti del ministero degli interni ucraino citate da alcuni media internazionali. 

Violenti bombardamenti anche a Mariupol, uno dei principali porti sul mar d’Azov: lo riporta la stampa ucraina. La conquista della città permetterebbe a Putin di aprire una via di comunicazione terrestre diretta con la Crimea, annessa da Mosca nel 2014, e verso la regione separatista della Transnistria, in Moldavia. Lo riferisce l’esercito ucraino su Facebook. “Il piano è già chiaro: l’obiettivo principale dell’operazione è bloccare Kiev e creare un corridoio terrestre verso la penisola di Crimea e l’autoproclamata regione della Transnistria". 

Si combatte nel Nord-Est ma le truppe russe sono entrate nel Paese anche dalla Bielorussia e dalla Crimea. Dopo duri scontri le forze del Cremlino si prendono Chernobyl, la cittadina sede del più grande disastro nucleare della storia, con i suoi impianti di stoccaggio delle scorie. E' un susseguirsi di attacchi: l'Ucraina ne conta più di 200 solo a metà giornata. Per la Difesa Usa, la Russia ha lanciato più di 160 missili

Secondo fonti dell'intelligence, la forza aerea ucraina è stata sostanzialmente distrutta, i russi hanno il controllo totale dello spazio aereo.  

L'invasione è stata una "misura necessaria" per difendere il territorio russo, dice Putin mentre manifestazioni contro la guerra scoppiano in tutta la Federazione. Ma secondo fonti di intelligence l'obiettivo del Cremlino sarebbe Kiev. Unanime la condanna del mondo, con l'unica nota stonata della Cina. Il G7 chiede una de-escalation ("la Russia ritiri immediatamente le sue forze e fermi il bagno di sangue") e la Nato consolida le forze militari negli Stati Baltici e negli altri paesi di confine. Non invierà truppe in Ucraina.

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Sommario

Le bombe, i combattimenti e i morti 

Le bombe arrivano a Kiev: in piazza dell'Indipendenza, in centro, alcune auto della polizia, con i megafoni, hanno invitato i passanti "a rifugiarsi nei sottopassi" e poi rientrare immediatamente nelle proprie case. Nella tarda mattinata una seconda ondata di missili, con un'altra forte esplosione risuonata nella capitale. E nel primo pomeriggio l'allarme anti aereo torna a suonare. La Russia ha lanciato due razzi contro la città di Brovary, alla periferia della capitale, colpendo due unità militari ucraine e provocando almeno 6 morti e 12 feriti. Sempre nei dintorni di Kiev, le forze del Cremlino minacciano di prendere il controllo di un aeroporto.  Se non bastasse, il ministero degli Interni ucraino ha riferito che "un aereo militare delle forze armate ucraine con 14 persone a bordo si è schiantato tra i villaggi di Zhukivtsi e Trypillia, nel distretto di Obukhiv", a sud di Kiev, "provocando cinque morti" (sotto la foto).

I video dell'attacco

E mentre Mosca rivendica l'avvenuta distruzione di 74 obiettivi militari incluse 11 piste di atterraggio, il comando militare ucraino dà la notizia di un ospedale colpito nel Donetsk, con un bilancio di 4 morti e 10 feriti. 

Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha fatto sapere che "le forze armate" di Minsk "non stanno partecipando all'operazione" contro l'Ucraina. Nel Paese, alleato di Mosca, la Russia ha di stanza decine di migliaia di militari. 

Aereo militare ucraino si schianta
Aereo militare ucraino si schianta

Gli sfollati

Sono circa 100.000 gli ucraini fuggiti dalle loro case e altre migliaia hanno lasciato il Paese, a causa dell’invasione russa. Lo riferisce l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati. “Riteniamo che circa 100.000 persone abbiano già lasciato le loro case all’interno del Paese, e che diverse migliaia di persone abbiano attraversato i confini”, ha riferito un portavoce.

La mappa dell'invasione

La mappa dell'invasione
La mappa dell'invasione

Le conseguenze immediate

"Le difese aree dell'Ucraina sono state soppresse", ha sostenuto il ministero della Difesa russo. Dall'altro lato le forze armate ucraine hanno annunciato di aver abbattuto cinque aerei dell'esercito russo e un elicottero. Tra le conseguenze immediate dell'attacco la chiusura dello spazio aereo ucraino e la rottura delle relazioni diplomatiche con la Russia, mentre Mosca ha chiuso la navigazione nel Mar d'Azov. Anche il campionato di calcio dell'Ucraina è stato sospeso. L'esercito russo ha assicurato di prendere di mira i siti militari ucraini con "armi ad alta precisione", cosa che dall'Ucraina sembra essere riconosciuta con l'indicazione che la Russia ha effettuato attacchi contro le infrastrutture militari e le guardie di frontiera ucraine. A fine giornata Mosca dichiara che la missione di oggi è stata compiuta: la Difesa ha dichiarato che il canale di Crimea è stato sbloccato e che le milizie separatiste del Donetsk e del Lugansk sono penetrate per 6-8 chilometri nel territorio degli omonimi Oblast ancora in mano a Kiev, grazie al sostegno dell'artiglieria e degli elicotteri russi. 

Kiev chiama i cittadini alle armi

Tutti coloro che sono pronti e sanno come utilizzare le armi possono unirsi alle Forze di difesa territoriale delle Forze armate ucraine nella loro regione: è l'appello lanciato dal ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, sottolineando che il Paese "sta passando alla modalità di difesa completa". Il presidente ucraino Zelensky ha invitato la popolazione a ''donare sangue'' perché ''ci sono militari feriti negli ospedali'' che ne hanno bisogno. Zelensky ha anche chiesto ai datori di lavoro di ''prendersi cura dei propri lavoratori''. Ora "una nuova cortina di ferro" separa la Russia dal resto del mondo.

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La Nato: non invieremo truppe

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha spiegato quale sarà ora la risposta dell'alleanza. "Non ci sono truppe Nato in Ucraina al momento, non abbiamo né piani né intenzioni di dispiegare le truppe Nato in Ucraina ma stiamo incrementando truppe nella parte orientale dell'Alleanza in territorio Nato. L'Ucraina è un partner di valore, ma non abbiamo truppe e non abbiamo piani di inviare truppe in Ucraina", ha specificato. 

Le testimonianze

Intanto nel Paese colpito vanno in scena l'orrore e la paura. "È scoppiata la guerra, abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile". Questa la testimonianza di Anastasiya Menzhega, 25 anni, architetto e designer a Kiev. "Ci sono esplosioni ovunque. Chiediamo aiuto al più presto", il suo appello. "Ci stanno bombardando, sentiamo forti esplosioni ovunque, ci sono molti aerei che passano sopra le nostre teste e bombe che cadono. È difficile mettersi in contatto con l'esterno, anche con i mezzi tecnologici. Chiediamo aiuto a tutti", sono state le parole di Lyubomyr, un ragazzo che abita a Kolomyja, città dell'Ucraina occidentale. Sono solo alcune delle tante grida d'aiuto lanciate dall'Ucraina. 

Le reazioni: l'Italia / 
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"Bisogna costruire una coalizione anti-Putin. Il mondo deve costringere la Russia alla pace", ha tuonato il presidente ucraino Zelensky. "Il Governo italiano condanna l'attacco della Russia all'Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione", sono state le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi che ha espresso solidarietà all'Ucraina. 

G7, Europa e Usa

"Affermiamo il nostro inamovibile appoggio e la nostra solidarietà all'Ucraina", hanno affermato il leader del G7 - Draghi incluso - che si sono parlati oggi pomeriggio in video conferenza, chiedendo alla Russia il ritiro immediato. "Il presidente Putin ha reintrodotto la guerra nel continente europeo. Si è messo dalla parte sbagliata della storia". Negli Stati Uniti Joe Biden ha riunito il Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca.

"Attacco sconsiderato, reagiremo": il mondo condanna l'invasione dell'Ucraina

La condanna dell'Unione Europea è arrivata stamani presto con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha parlato di un'"aggressione militare senza precedenti". La Russia "deve ritirare le sue forze armate e rispettare pienamente l'integrità territoriale dell'Ucraina". "La Russia deve terminare immediatamente le sue operazioni militari", ha affermato Macron. Il presidente francese ha anche chiesto la riunione di un vertice Nato "al più presto". 

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Crollano le Borse. Cosa succederà all'economia?

In giornata è arrivato anche l'appello al dialogo della Santa Sede: "C'è ancora tempo per la buona volontà - sono le parole di Pietro Parolin - c'è ancora spazio per il negoziato, c'è ancora posto per l'esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra".