Terremoto in Turchia: vocali, video e posizioni da sotto le macerie. "Ci dicono dove sono"

La testimonianza di un giornalista dalla città devastata di Malatya. Ad Hatay in salvo una madre e le due figlie: erano rimaste sepolte sotto un palazzo

Roma, 7 febbraio 2023 - Note vocali e video da sotto le macerie, ma anche localizzazioni inviate con gli smartphone. Il racconto del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria si arricchisce di particolari sempre più struggenti e commoventi. Il giornalista turco Ibrahim Haskologlu ha raccontato alla Bbc che sta ricevendo vocali, video-messaggi e le posizioni in diretta da persone intrappolate sotto le macerie dei palazzi crollati a Malatya, una delle città più colpite dal sisma nell'Anatolia orientale. "Le persone, fornendomi la loro posizione, mi dicono dove si trovano, ma non possiamo fare nulla", ha detto il giornalista originario proprio della provincia di Malatya, ma ora a Istanbul.

Dalla Turchia arrivano anche storie di salvataggi di persone che hanno dimostrato di sapere resistere in condizioni estreme, schiacciate e in trappola. Una di queste racconta la tremenda avventura vissuta dal 15enne Mahmut Nebi Uygul, salvato dopo essere rimasto sepolto sotto le macerie per 35 ore ad Adiyaman, città del sud est della Turchia. Il ragazzo è stato trasferito in ospedale, dove si trova anche il fratello più grande che era stato salvato in precedenza.

Sono in salvo anche una madre e le sue due figlie, rimaste sepolte nella città turca di Hatay, una delle più martoriate dal sisma. L'agenzia Anadolu ricostruisce un particolare di questa storia: mentre venivano trasportate in ospedale, il cuore di una delle figlie ha smesso di battere, ma la ragazza è stata successivamente rianimata.

In Siria, le immagini dell'area terremotata della città di Jandaris sono scioccanti. In mezzo a tanta disperazione, la speranza di salvare i sopravvissuti sepolti vivi è stata rilanciata dal miracoloso ritrovamento di una neonata viva partorita fra le macerie. La bimba è l'unica sopravvissuta di una famiglia dopo il crollo di un palazzo di quattro piani. I soccorritori hanno trovato i corpi del padre, della madre, delle sue tre sorelle, di suo fratello e di sua zia. "Poi abbiamo sentito un vagito e sotto una coperta coperta di detriti è stata trovata questa piccolina, grazie a Dio", ha affermato commosso uno dei soccorritori.

La bimba aveva ancora il cordone ombelicale attaccato al cadavere della madre. In un video che circola sui social si vede un uomo che porta via la neonata coperta di polvere in mezzo alle macerie, mentre un altro gli lancia una coperta per coprirla. La piccola è stata portata in ospedale nella vicina città di Afrin, dove è stata messa in un'incubatrice e sottoposta a fleboclisi per ingerire vitamine. Le sue condizioni sono stabili, hanno riferito i medici. Probabilmente è nata diverse ore dopo il sisma. Un miracolo in un abisso di tragedie.