Ucraina, perché i carri armati Leopard 2 possono fare la differenza: le caratteristiche

L’analista Marrone (Iai): "Sono in grado di bloccare l’avanzata russa"

Roma, 24 gennaio 2023 - ​Il Leopard 2, costruito dal 1979 in 3.600 unità, rappresenta un ottimo compromesso tra mobilità, potenza di fuoco e protezione, è più facilmente gestibile e consuma meno dell’M1 Abrams americano e può essere utilizzato sia nella guerra di manovra per sfondare le linee nemiche sia per difendersi da un attacco condotto da colonne corazzate russe. Due opzioni che lo stato maggiore ucraino sa che si presenteranno a primavera.

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I micidiali carri armati Abrams per l'Ucraina. Le differenze con i Leopard

Un carro armato Leopard 2 (Ansa)
Un carro armato Leopard 2 (Ansa)

Essendo diffuso in dodici paesi europei, è più facile avere addestramento, pezzi di ricambio e munizioni. Disegnato da Porsche e sviluppato da Krauss Maffei, il Leopard 2 è operato da un equipaggio di 4 persone, pesa da 62 a 66 tonnellate, può effettuare guadi e ha una ottima corazzatura. Il sistema di controllo del tiro permette all’equipaggio di ingaggiare bersagli in moto o stazionari, di giorno e di notte e anche con il mezzo in velocità. Quando il comandante identifica un bersaglio lo passa al puntatore, che muove l‘armamento secondo le indicazioni fornite dal computer balistico e dal telemetro laser. Mentre il servente preleva un proiettile dalle riservette, protette da corazzature mobili, e lo inserisce nella culatta del cannone da 120 mm ad anima liscia, torretta e cannone si aggiustano automaticamente seguendo l’obiettivo sino al momento del tiro. A quel punto il Leopard 2 – che oggi costa 13-15 milioni di euro per unità – può far fuoco.

"La guerra in Ucraina – spiega Alessandro Marrone, responsabile del programma difesa dello IAI – è una guerra tra due forze armate comparabili perché nonostante la Russia abbia molti più mezzi molti non sono efficienti e comunque non tutte le forze russe possono essere impiegate in Ucraina. Grazie al sostegno militare occidentale le due forze sono comparabili e la guerra va avanti da quasi un anno consumando equipaggiamenti, munizioni e personale a un livello senza precedenti dalla seconda guerra mondiale".

"In questa guerra, su un fronte lungo centinaia di chilometri, che è stato anche di migliaia prima che l’Ucraina riconquistasse Lyman e Kerson – prosegue Marrone – ci sono battaglie sia di manovra, quindi con spostamenti di truppe corazzate, sia di trincea, nei centri urbani. L’Ucraina ha ricevuto oltre 300 carri armati di produzione sovietica dai paesi ex patto di Varsavia. I Leopard fanno parte di una generazione successiva. Quindi sono più efficaci e più performanti, hanno più potenza di fuoco e sono stati pensati proprio per contrastare una possibile invasione del patto di Varsavia".

"È verosimile che nei prossimi mesi – spiega Marrone – le condizioni permettano una guerra di manovra e che le decine di migliaia di coscritti possano essere impiegati dalla Russia in una offensiva. I Leopard 2 servono a Kiev sia per spezzare le linee di una eventuale avanzata russa sia per, in brigate composte anche da mezzi blindati da trasporto truppe e assistiti da elicotteri, droni e aerei, tentare una nuova offensiva ucraina".

Kiev ne ha chiesti 300 ma anche 100, integrati con gli altri blindati in arrivo – ad esempio Bradley e Stryker americani – potrebbero fare la differenza rompendo un fronte o bloccando una avanzata russa. È per questo che Kiev li vuole fortemente e Mosca tuona contro la loro fornitura. Perché se non saranno solo 30-60, possono pesare assai sulle battaglie di primavera.

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