Teheran (Iran), 15 ottobre 2022 - Scontri e un incendio sono scoppiati nel famigerato carcere di Evin a Teheran, dove vengono rinchiusi i detenuti i prigionieri politici e dove, secondo quanto si era appreso dopo il suo fermo il 28 settembre, si troverebbe anche l'italiana Alessia Piperno. Il bilancio sarebbe di almeno 4 detenuti morti e 61 feriti.
Alessia Piperno nel carcere Evin di Teheran: cosa sappiamo dopo l'incendio e la rivolta
Le proteste che hanno infiammato l'Iran proseguono: centinaia gli arrestati dopo le iniziative che hanno seguito la morte della giovane Mahsa Amin. E i ribelli sono rinchiusi in questo carcere, dove secondo le ong per i diritti umani viene anche usata la tortura. Secondo l'ong basata a Oslo Iran Human Rights, "il fuoco si sta espandendo nel carcere" e "è stata udita un'esplosione". In un video diffuso dal canale social 1500tasvir si sentono persone che urlano "morte al dittatore". A quanto si apprende la Piperno si troverebbe detenuta in una sezione del carcere differente da quella da cui sono partiti gli scontri.
L'incendio
Secondo diverse fonti, l'incendio è scoppiato in seguito dopo una rivolta di detenuti che ha interessato la sezione 7 del carcere. Testimoni hanno detto che si sono uditi spari e gruppi di persone si sono radunate nei pressi della prigione urlando slogan. Secondo l'Irna, che cita un alto funzionario della sicurezza, l'incendio è partito dalla sezione 7, quella dove si scontravano detenuti e guardie carcerarie. I rivoltosi avrebbero dato fuoco ad un deposito di vestiti, causando un rogo che secondo le autorità è ora in fase di spegnimento da parte dei vigili del fuoco. Secondo questa fonte, i detenuti ammutinati sono stati separati dagli altri, che sono rientrati nelle loro celle. Secondo testimoni, nel carcere sono state udite esplosioni e colpi d'arma da fuoco. La polizia ha sparato gas lacrimogeni anche contro le famiglie degli attivisti e degli studenti che sono stati arrestati durante le proteste che dalla morte della giovane Mahsa Amini attraversano il paese, e che si erano radunate intorno alla prigione. La polizia ha poi bloccato le strade di accesso al carcere.