Enrico Letta sulle alleanze: "Discutiamo con tutti". E rilancia la dote ai 18enni

Il segretario del Pd: "Renzi? Non metto veti nei confronti di nessuno". Sul M5S: "Confermo che non avremo rapporti politico-elettorali"

Enrico Letta (Ansa)

Enrico Letta (Ansa)

Roma, 30 luglio 2022 - Enrico Letta, leader del Pd, che in queste ore con i vertici del partito inizia ad analizzare le proposte sulle candidature che arrivano dai territori, è ritornato sulla proposta di una dote ai 18enni, intervistato in serata al Tg2: "Noi la porteremo avanti e sarà finanziata con la tassa di successione per i patrimoni plurimilionari, è giusto che uno che ha un patrimonio così lasci qualcosa alla società: se viene ridato ai giovani attanagliati dalla precarietà questo è il senso di generazioni che si aiutano".

Si è anche espresso su altri temi, come quello di un'eventuale alleanza con Renzi e Calenda. Non è infatti ancora chiaro se faranno parte della coalizione del centro sinistra insieme al Pd: "Del tema discuteremo in questi giorni - ha detto Letta - abbiamo qualche giorno di tempo davanti, io non sono uno di quelli che vuole perdere tempo, però dobbiamo andare di fronte a 60 milioni di italiani". Carlo Calenda dovrebbe decidere lunedì se allearsi o meno. Su Renzi, invece, "io non metto veti nei confronti di nessuno, discutiamo con tutti, non dico serenamente perché in questo momento non tornerebbe simpatico, ma discutiamo con tutti approfonditamente e nel modo giusto", ha detto Letta.

Per comporre le liste bisognerà aspettare anche che si concretizzi l'alleanza con Ipf di Luigi Di Maio, che presenta il simbolo lunedì e che oggi ha siglato un accordo con Bruno Tabacci. Nel quadro già si considera certa intanto la coalizione con il civismo dei sindaci e il movimento di Bonelli e Fratoianni e l'ingresso nella lista «Democratici e progressisti» di alcuni esponenti di Articolo 1 (oltre a Roberto Speranza tra i nomi ci sarebbero anche quello di Federico Fornaro e, probabilmente, quello del sottosegretario al Mef Maria Cecilia Guerra). 

Riguardo i 5Stelle, invece, ha ribadito che l'alleanza è rotta: "Sul M5s confermo quello che abbiamo già deciso formalmente. Noi non avremo rapporti politico-elettorali in questa campagna elettorale con le forze politiche protagoniste di quell'atto di irresponsabilità del 20 luglio, in cui il governo è stato fatto cadere da tre pilastri che lo sostenevano. E il M5s è fra questi".