Bollette pazze, i commercianti: ecco come ci difendiamo. Energy manager e cambio menu

I conti dei fornai: "Abbiamo ridotto la produzione ma senza ristori dovremo sospendere l'attività"

Roma, 12 ottobre 2022 - Bollette folli di luce e gas. Ma come si difendono i commercianti d'Italia? Oltre a porte chiuse e vetrine spente la notte, come cambieranno le abitudini di baristi, ristoratori ma anche fornai, categoria già allo stremo? Le idee non mancano: dal cambio menu - evitare le cotture lente - all'energy manager. Passando per scelte sofferte come quelle dei panificatori, che hanno deciso di produrre meno. 

I fornai tagliano la produzione

Antonio Tassone, presidente nazionale di Assopan, da Catanzano avverte: "Molti stanno decidendo di ridurre la produzione e anche il numero dei clienti, tagliando il numero di supermercati, mense scolastiche e ospedaliere". Fa i conti: "Ogni ora un fornaio spende 25 euro di gas, vuol dire 200 euro al giorno, per 8 ore di produzione. Per poter rientrare di questi costi, abbiamo una sola alternativa: il prezzo del pane diventerebbe così alto che nessuno lo comprerebbe più. Per dire: nella mia città un chilo di comune dovrebbe essere venduto a 5,20 euro invece che a 3,60".

Così sono arrivati i gesti provocatori. Come quello di una panificatrice di Salerno che si è organizzata per vendereai clienti un kit per fare il pane con queso invito, "gas e luce metteteceli voi". "Siamo a un bivio - riconosce Tassone -: produrre sì o no. Tra 15 giorni, se continua così, saremo costretti a sospendere l'attività. Devono darci i ristori. Non è un ricatto, è semplicemente un dato amministrativo, aziendale".

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"Nel decalogo di baristi e ristoratori anche il cambio menu"

Luciano Sbraga, del centro studi Fipe Confcommercio - 120mila imprese in tutta Italia, da bar, ristoranti mense a discoteche e stabilimenti balneari - ha messo a punto un decalogo delle buone prassi. "La situazione è drammatica, dobbiamo gestire due fronti - racconta -. Da un lato c'è il rapporto con il cliente, dall'altro il mantenimento della catena del freddo, che ha un'incidenza enorme sulle bollette. Che sono aumentate del 200-300%, certe aziende si trovano conti da 30mila euro, prima si fermavano a 10mila". Per questo si sta facendo una maggiore attenzione anche nella preparazione dei cibi, si evitano le cotture lunghe, si scelgono piatti diversi, quindi si cambiano anche i menu". 

Il decalogo di Fipe Confcommercio per risparmiare

In campo l'energy manager

Aggiunge Sbraga: "Abbiamo anche consigliato la figura dell'energy manager a chi se lo può permettere. Sicuramente per un'azienda è una figura centrale in questo periodo. È la persona che deve vigilare sulle buone praassi, dalla lettura settimanale dei contatori alla regolazione della temperatura per gli apparecchi frigoriferi".

Ma i clienti come prenderanno la novità delle porte chiuse? "Basta parlare e spiegare, anche con cartelli sulle vetrine", è fiducioso Sbraga.

Le due bollette del gas de La Fiammante di Buccinasco a confronto
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