Vaccino Covid, arrivate le nuove dosi Pfizer. Deciso riequilibro tra Regioni

Carico ridotto del 29% e il governo attiva l'Avvocatura di Stato contro la casa farmaceutica. La Russia chiede l'ok all'Ue per il suo Sputnik Johnson&Johnson: "Nostro siero a marzo"

Le fiale del vaccino Covid della Pfizer (ImagoE)

Le fiale del vaccino Covid della Pfizer (ImagoE)

Roma, 20 gennaio 2021 -  Sono arrivate oggi in Italia le nuove dosi del carico settimanale del vaccino Pfizer, 397.800 dosi. Un lotto ridotto del 29% rispetto a quanto previsto dal contratto, così come ridotto sarà quello della prossima settimana. Per questo motivo, da quando si apprende, il governo ha attivato l'Avvocatura generale dello Stato per valutare i diversi profili di responsabilità della casa farmaceutica per possibili azioni legali come deciso da governo e Regioni. "Ieri sera abbiamo fatto una lunga video call con i ministri Boccia e Speranza e con il commissario Arcuri e abbiamo deciso il riequilibrio tra regioni, perché Pfizer ha deciso unilateralmente a chi togliere di più e a chi meno - fa sapere Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna e presidente della conferenza delle Regioni -. Regioni come la nostra, la Lombardia e il Friuli sono state colpite in maniera più pesante. Ci sarà un riequilibrio".

La prossima settimana la Pfizer dovrebbe distribuire 465.660 dosi, mentre, a quanto si apprende, solo a febbraio saranno invece distribuite le dosi mancanti nel lotto previsto questa settimana. 

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E la decisione della Pfizer di ridurre le consegne incide su tutti gli stati dell'Unione europea. In Germania il land del Nordreno-Westfalia ha interrotto le vaccinazioni per 10 giorni per mancanza di dosi. Stessa situazione anche in Svizzera, il cui Ufficio Igiene pubblica ha fatto sapere che a fronte delle 3mila dosi pattuite per il 18 gennaio ne ha ricevute soltanto mille. "Pacta sunt servanda, abbiamo dei contratti e abbiamo bisogno di questi vaccini adesso", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e il presidente di turno del Consiglio Ue, il premier portoghese Antonio Costa. "Venerdì scorso - ha ricordato - siamo stati tutti sorpresi da annuncio di ritardo e ho chiamato subito l'amministratore delegato di Pfizer per chiarire che è essenziale per molti Paesi ricevere le dosi per una questione medica, dato che hanno già inoculato la prima dose e ora devono fare i richiami".

Johnson&Johnson: "Nostro vaccino a marzo"

Ma se le forniture del vaccino Pfizer-BionTech scarseggiano, arrivano buone notizie dalla Johnson&Johnson. "Siamo a un buon punto, la sperimentazione è terminata. Già iniziata l'analisi dei dati da parte dell'Ema. Contiamo di averlo a disposizione tra marzo e aprile. Siamo molto ottimisti", ha dichiarato oggi Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen, farmaceutica del gruppo J&J a Radio Capital. "Il vaccino sarà monodose, si potrà conservare in normali frigoriferi. All'Italia andranno 27 milioni di dosi, secondo gli accordi firmati con la Commissione europea".

La Russia chiede l'ok per Sputnik V

Intanto l'RDIF (il fondo per gli investimenti diretti della Russia) ha confermato che si è tenuta ieri la Scientific Review tra i team scientifici dello Sputnik V e dell'agenzia europea per il farmaco. Alla revisione hanno partecipato oltre 20 tra i migliori esperti e scienziati internazionali. Si prevede che le raccomandazioni basate sui risultati della Scientific Review saranno inviate al team dello Sputnik V entro 7-10 giorni. L'RDIF ha presentato una domanda di registrazione e prevede che la prima Rolling Review si terrà a febbraio.