Trieste, 28 ottobre 2021 - A Trieste, dieci giorni dopo le proteste contro il Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, si è sviluppato un focolaio Covid. Sono 56 le persone diventate positive al virus, di cui 8 portuali: tutti non vaccinati. Fabio Barbone, epidemiologo a guida della task force anti-Covid del Friuli Venezia Giulia, ha confermato che tutti i nuovi casi sono stati cotratti nella zona tra Trieste e Gorizia, proprio durante le manifestazioni no-Pass: "La tempesta perfetta".
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I manifestanti erano in piazza "senza mascherina, gomito a gomito e hanno trascorso molto tempo assieme", spiega Barbone. "Queste persone - continua - sono state a contatto anche con gente venuta da fuori, in un periodo, la fine di agosto, in cui il Coronavirus già aveva iniziato a circolare di più rispetto a fine giugno e luglio. Se c'era anche qualcuno asintomatico, il Covid si è diffuso più facilmente". Fortunatamente, solo una persona contagiata è stata ospedalizzata. Barbone ha definito questo il "focolaio più importante in regione", ma servirà un ulteriore step di contact tracing aggiornato per comprenderne la portata della difussione. Mancano ancora i dati di Udine e Pordenone, e anche per questo il capo della task force anti-Covid ha paventato che i 46 nuovi positivi possano essere solo "la punta dell'iceberg".
Intanto, però, il fronte dei portuali di Trieste no-Green pass non si arresta. Stefano Puzzer, leader della protesta, ha fondato insieme ad altri rappresentanti delle attività lavorative triestine un nuovo movimento: 'La gente come noi-Fvg'. La nota esplicativa parla di un gruppo senza appartenenza politica o sindacale che darà "seguito alla lotta comune finalizzata al raggiungimento degli obiettivi già specificati fino a oggi ovvero abolizione del Green pass e dell'obbligo vaccinale contro Sars-Cov-2 per tutti i cittadini".