Spostamenti tra Comuni a Natale: chi può muoversi e perché

Quali sono le "situazioni di necessità" indicate nel Dcpm firmato da Conte il 3 dicembre

Giuseppe Conte (Ansa)

Giuseppe Conte (Ansa)

Roma, 8 dicembre 2020 - Divieto di spostamenti tra Comuni: una delle misure più forti - e contestate - del Dpcm Natale 2020 per contrastare l'epidemia di Coronavirus. Chi vive in una metropoli ha molto spazio a disposizione, chi vive in un borgo no. Per il governo sono tutti sullo stesso piano. Vediamo nel dettaglio che cosa si può fare e che cosa è vietato. Dimenticandoci del mondo di prima. Quando tra Natale, Capodanno e l'Epifania si muovevano per turismo otto milioni di italiani, tra le mete preferite Toscana, Lombardia, Emilia Romagna. Nell'anno della pandemia, invece, proprio queste tre giornate sono blindate.

Bollettino Covid dell'8 dicembre

Per quali motivi posso spostarmi?

 Per "comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute".

Per gli spostamenti serve l'autocertificazione?

Sì, per motivare i casi di necessità è sempre necessario compilare il modulo di autocertificazione. Il ministro dell'Interno ha più volte ricordato che nei controlli saranno impegnati 70mila uomini delle forze dell'ordine.

Cosa rischio se violo il divieto?

Sanzioni da 400 a 3mila euro ma anche una denuncia penale, come ha chiarito il coordinatore del comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo.

Quali sono le situazioni di necessità

Ecco alcune domande (e risposte) che provano a risolvere gli ultimi dubbi attorno a quelle "situazioni di necessità" che non sono state documentate nel dettaglio. 

I volontari della Protezione civile sono esentati dal divieto?

Sì, possono muoversi liberamente come i volontari  "comunque impegnati  per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso", ad esempio quelli della Croce Rossa.

A Natale, Santo Stefano e Capodanno posso raggiungere la seconda casa?

No, a meno che non si verifichino casi di urgenza "(crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni". Resta invece sempre consentito il rientro alla propria abitazione, residenza o domicilio. 

Posso spostarmi per assistere una persona non autosufficiente?

Sì. Questo punto è chiarito sia dalle Faq del governo sia dalla circolare diramata dal ministero dell'Interno il 5 dicembre. Che spiega: "Si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza". Il governo aggiunge una raccomandazione: "Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile".

C'è un limite al numero di persone che possono spostarsi per assistere una persona non autosufficiente?

Nessun documento ufficiale chiarisce questo punto. L'interpretazione (di buon senso):  difficile giustificare lo spostamento di una famiglia intera, quindi si dà per scontato quello di una persona sola.

Posso spostarmi per assistere un anziano solo?

In nessun documento ufficiale c'è una risposta a questa domanda. Non rientra nelle "situazioni di necessità" messe nero su bianco dalle istituzioni. Molti sindaci si stanno organizzando per assistere tanti over65 che rischiano di passare le feste in solitudine.  La pressione dei Comuni è forte. Quella delle Regioni (di ogni colore) anche. Il presidente del Piemonte ha scritto una lettera al premier. Condizioni politiche permettendo, non è esclusa una correzione. 

Sono separato, posso spostarmi per raggiungere i miei figli?

Non nella seconda casa. Sì quando si tratta di abitazione principale. Chiarisce il governo nelle Faq: "Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti".

Le coppie lontane possono riunirsi?

Sì se sono conviventi, ma solo nell'abitazione principale dove si vive abitualmente. Escluse quindi le seconde case.

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