Ponte Morandi Genova, Gianluca sospeso per 20 minuti dopo il crollo. "E' ancora vivo"

E' in rianimazione, tra i feriti in codice rosso. Il suo collega Luigi Matti Altadonna non ce l'ha fatta: aveva 35 anni e 4 figli

I soccorsi sul Ponte Morandi a Genova (LaPresse)

I soccorsi sul Ponte Morandi a Genova (LaPresse)

Genova, 15 agosto 2018 - Il collega Gianluca si è salvato. "Ci hanno detto che è rimasto sospeso per venti minuti. È in Rianimazione, tra i feriti in codice rosso. Invece mio fratello Luigi... Sì forse guidava lui, ma non lo sappiamo con certezza. Spero solo sia morto sul colpo, papà ci ha detto così ma io credo che l'abbia fatto per non farci soffrire di più". Claudia è la sorella di Luigi Matti Altadonna, autista per Mondo Convenienza morto nel crollo del ponte Morandi di Genova. Aveva 35 anni e 4 figli. Ci sono decine di parenti, in attesa, tanti arrivati dalla Calabria. "Ce lo facessero salutare... Cperché domani lo chiudono ...".

Ma c'è una lunga coda anche per questo, dopo i riconoscimenti. Qualcuno è qui con i bambini. Giuseppe, il papà di Luigi, ripensa a quello che gli è rimasto. "Gliel'ho detto al presidente della Regione,  ecco cosa mi hanno restituito di mio figlio". Un sacchetto di plastica con i documenti e la fede. Michele, il fratello più piccolo, ha 15 anni ma parla come un adulto. "Non li vogliamo i funerali di Stato. Lo Stato ci doveva proteggere".

Il padre di Luigi Matti Altadonna

Il babbo ha lo sguardo inconsolabile, ha avuto uno sbalzo di pressione e l'hanno portato al pronto soccorso. Adesso ha il tono fermo mentre dice: "Io vorrei chiedere ai politici, perché? Non perché mio figlio, perché tutti  questi morti. Con Luigi mi ero sentito la mattina alle 8, pioveva, gli avevo raccomandato di andare piano". Alle 11.22 l'ultimo accesso registrato su Whatsapp, "dopo è volato giù. Ed non c'è stato uno di questi politici che abbia chiesto, dove sono i suoi tre bambini? Se la mamma è sempre qui, chi si prende cura di loro? Il più piccolo ha 3 anni, il più grande 12". Michele ripensa: "Luigi si era trasferito qui a fine giugno dalla Calabria, avrebbe dovuto cominciare il lavoro a settembre ma poi ha avuto questa possibilità prima e l'ha presa al volo. Lui era il mio idolo. Papà è stato l'unico a vederlo di noi, finora. L'ha baciato sulle labbra poi ha baciato tutti noi. La nostra famiglia è sempre stata così, unita".

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