E' morto Piero Angela, papà di SuperQuark: una vita per la scienza

Aveva 93 anni, in un messaggio di addio parla di una lunga malattia che però non gli ha impedito di lavorare: "Ho vissuto un'avventura straordinaria, ora fate la vostra parte". Il figlio Alberto su Twitter: "Buon viaggio papà". Martedì il funerale laico in Campidoglio

Roma, 13 agosto 2022 - Piero Angela è morto questa notte nella sua casa di Roma. Lo ha annunciato il figlio Alberto poco prima di mezzogiorno: "Buon viaggio papà", il suo saluto affidato a Twitter. Angela, il più grande divulgatore scientifico della televisione italiana, aveva 93 anni. In un messaggio di addio pubblicato postumo parla di una "lunga malattia", che però non gli ha impedito di lavorare. 

La camera ardente sarà allestita in Campidoglio a Roma e aperta alle 11.30 di martedì 16 agosto. Lo stesso giorno, alle 16, è previsto il funerale laico, sempre al Campidoglio

Piero Angela aveva 93 anni (Ansa)
Piero Angela aveva 93 anni (Ansa)

Il messaggio postumo ai telespettatori

Prima di morire Piero Angela ha voluto accomiatarsi dai telespettatori con un messaggio che è stato pubblicato oggi sulla pagina Facebook del suo programma, SuperQuark: "Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi - scrive -. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell'ambiente e dell'energia". E ancora "ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza". Poi l'appello al pubblico: "Ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese". 

Piero Angela, il messaggio di addio ai telespettatori: "Un'avventura straordinaria"

Gli anni di SuperQuark

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela ha iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg. La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica: un'eredità raccolta dal figlio Alberto Angela.

Grazie alla sua capacità di rendere comprensibile e affascinanti i fatti scientifici, Piero Angela conquista le grandi platea. Dal 1995 è autore e conduttore di Superquark. Quattro anni dopo, nel 1999, festeggia il traguardo delle 2.000 puntate di Quark (e dei programmi correlati) e sempre nello stesso anno vengono lanciati gli Speciali di Superquark, puntate monotematiche su argomenti di grande interesse scientifico, sociale o psicologico. Ancora nel 1999 conduce uno spazio dedicato alla cultura all'interno del programma di Rai 1 Domenica In. Dal 2001 è autore di Ulisse, altro fortunato programma di divulgazione condotto dal figlio Alberto.

Piero Angela, il dolore di Maurizio Costanzo: per me era immortale

I libri pubblicati

Piero Angela ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell'universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016).

L'opera di divulgazione passa anche in edicola. Nel 2001 esce il mensile legato alla trasmissione televisiva Quark, che porta lo stesso nome: in breve diventa la rivista di settore più letta in Italia dopo Focus. Angela ha anche curato la rubrica Scienza e società sul settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.

Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio. Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferito dal presidente Sergio Mattarella. 

Mattarella: la Repubblica gli è riconoscente

Il capo dello Stato comunica il suo "dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente". Da Mattarella le "condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia. La Repubblica gli è riconoscente". 

Da Draghi a Maurizio Costanzo: il ricordo

Piero Angela è stato "un grande italiano che ha unito il Paese", ricorda il premier Mario Draghi. Di "grande italiano" parla anche il ministro della Cultura Dario Franceschini mentre la presidente del Senato Elisabetta Casellati ricorda che "l'Italia gli deve tanto". Silvio Berlusconi omaggia "la sua professionalità e la sua cortesia" che "mancheranno al mondo dell'informazione televisiva", Enrico Letta gli esprime "gratitudine infinita". Per l'amico Maurizio Costanzo, Piero Angela "era immortale". Amarezza e dolore nelle parole di Pippo Baudo: "Ci siamo visti qualche tempo fa in occasione di un premio e mi aveva detto: 'allora siamo vecchi', gli avevo risposto di no scherzando con lui, come facevamo sempre".

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