Roma, 23 febbraio 2021 - Pubblichiamo il testo del nuovo decreto legge varato ieri dal Consiglio dei Ministri. È il primo provvedimento sul tema pandemia del Governo Draghi, contiene le ultime novità sulle regole anti Covid. Nel documento, di soli 4 articoli, si legge della proroga del divieto di spostamenti tra regioni fino al 27 marzo, così come della stretta sulle visite a parenti e amici, con l'introduzione del divieto di mobilità verso abitazioni private in zona rossa. Confermato l'impianto dei colori delle Regioni, con i criteri già aggiornati nello scorso provvedimento per entrare in zona arancione, rossa e gialla. Nessun riferimento al tema delle seconde case nel decreto Draghi, per cui le prescrizioni dovrebbero restare invariate rispetto all'ultimo decreto e prevedere l'ok a questo genere di spostamente anche in zona rossa. Questo, almeno, fino alla scadenza del nuovo Dpcm, fissata il 5 marzo.
Il decreto legge Covid in Pdf
Visite ad amici e parenti
La principale novità si conferma quindi lo stop agli spostamenti verso abitazioni private abitate in zona rossa. Possibilità che rimane, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione dentro i confini comunali. Si possono muovere fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti. Prorogata anche la norma che permette in zona arancione, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.
Con il decreto Covid il governo ha preso tempo per fissare le nuove regole che entreranno probabilmente in vigore il 6 marzo, data di scadenza del vecchio Decreto di Conte. Al centro del dibattito sul nuovo Dpcm i ristoranti, con Bonaccini che oggi si è espresso a favore della riapertura serale "dove si può". Una posizione già presa dal leader della Lega Matteo Salvini che il governatore dell'Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni ha definito "ragionevole".