Nuovo decreto Covid: le regole per visitare parenti e amici. Cosa cambia dal 16 gennaio

Spostamenti, c'è l'ok del governo: si potranno vedere amici e parenti all'interno della Regione (se in zona gialla) o all'interno del Comune (se in zona arancione o rossa)

Il comunicato di Palazzo Chigi sul nuovo decreto Covid

Il comunicato di Palazzo Chigi sul nuovo decreto Covid

Roma, 14 gennaio 2021 – C’è l’ok del governo. Gli spostamenti per le visite ad amici e parenti sono consentiti all’interno della stessa Regione se ci si trova in zona gialla; e all’interno dello stesso Comune se ci si trova in zona arancione o rossa. E’ questa una delle novità principali introdotte dall’esecutivo nel nuovo decreto valido da sabato 16 gennaio al 5 marzo 2021 per fronteggiare ancora la pandemia da Covid-19. La misura è stata confermata poi nel nuovo Dpcm firmato venerdì 15 gennaio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

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Ma la confusione resta, soprattutto per quanto riguarda l'autocertificazione che, par di capire, nelle zone gialla e arancione dovrebbe essere prevista soltanto in caso della visita a parenti e amici. Ma vediamo il  comunicato stampa del Consiglio dei ministri - riunitosi la sera di mercoledì 13 gennaio 2021 – nella sezione sugli spostamenti per le visite a parenti e amici:

“Dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021, sull’intero territorio nazionale (…) è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti”.

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Ecco dunque come cambia la regola sugli spostamenti per visite a parenti e amici a seconda che ci si trovi in zona gialla, arancione o rossa.

Zona gialla, visite a parenti e amici (sì, all’interno della Regione)

In zona gialla ci si può spostare all’interno della Regione per fare una visita ad amici e parenti, con le seguenti regole: una sola volta al giorno, dalle 05 alle 22, e al massimo due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo). Il rientro a casa (residenza, abitazione o domicilio) è sempre consentito.

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Zona arancione, visite a parenti e amici (sì, all’interno del Comune)

In zona arancione non è consentito muoversi al di fuori del Comune. E quindi la visita a parenti e amici dovrà essere fatta all’interno del nostro Comune di residenza (non più dunque all’interno della Regione, come in zona gialla) con le stesse regole: una sola volta al giorno, dalle 05 alle 22, e al massimo due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo). Il rientro a casa (residenza, abitazione o domicilio) è sempre consentito.

Zona rossa, visite a parenti e amici (sì, all’interno del Comune)

In zona rossa non ci si può spostare nemmeno all’interno del proprio Comune, tranne che per le solite motivazioni di salute, lavoro, necessità. Tuttavia, è consentito all’interno del proprio Comune (non della Regione) muoversi e spostarsi per visitare amici e parenti. Anche qui con le stesse regole: una sola volta al giorno, dalle 05 alle 22, e al massimo due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo). Il rientro a casa (residenza, abitazione o domicilio) è sempre consentito.

Il vulnus dell'autocertificazione

Nelle zone gialla e arancione c'è il vulnus dell'autocertificazione: visto che sono permessi tutti gli spostamenti all'interno del proprio comune (o regione, se si è in zona gialla), soltanto nel caso della visita a parenti e amici (possibile una sola volta al giorno) dovrebbe essere necessario compilare l'autodichiarazione, mentre in tutti gli altri casi - per un giro in macchina, per fare la spesa, per andare dall'estetista etc. - no. La difficoltà nei controlli è facilmente immaginabile: per verificare se una persona va a casa d'altri e non è in giro per attività consentite senza limiti, in pratica le forze dell'ordine devono coglierla sul fatto mentre suona il campanello di casa di parenti e amici. 

Insomma, quella dell'autocertificazione appare una contraddizione: aspettiamo le Faq ed eventuali chiarimenti dal Viminale.