Marmolada, recuperato il corpo della decima vittima

Almeno 14 operatori interforze stamani si sono recati sul ghiacciaio per perlustrare la zona della tragedia, operazione molto pericolosa visto il rischio di altri crolli per le temperature troppo alte, e stop alle 9.15 per lo stesso motivo. Trovati altri resti umani e attrezzatura tecnica. Domani i risultati del Ris di Parma sui primi reperti. Vietato anche il giro del lago delle Locce

Canazei, 7 luglio 2022 - Recuperato il corpo della decima vittima della tragedia avvenuta sul ghiacciaio della Marmolada. Il cadavere è stato individuato dai droni e poi raggiunto, ora manca un solo disperso all'appello. Stamane all'alba le ricerche dei dispersi erano riprese con i soccorritori che si sono recati di persona sul luogo del disastro trovando altri resti umani e attrezzatura tecnica, come piccozze e zaini. Ieri erano stati individuati e recuperati i resti organici di altri due escursionisti coinvolti nel crollo del 3 luglio. Il bilancio della tragedia quindi è di dieci morti, di cui sei vittime sono state riconosciute dai parenti: Paolo Dani, Filippo Bari, Davide Carollo e Liliana Bertoldo, e i due escursionisti della Repubblica Ceca, ha confermato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. I dispersi, segnalati dalle famiglie in quanto non rientrati a casa, sono 5: Emanuela e Piran e Gianmarco Gallina, Davide Miotti e Erica Campagnaro, Nicolò Zavatta di 22 anni (non c'è ancora la certezza che i corpi ritrovati ieri siano di qualcuno di loro). Sette invece i feriti. 

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Le operazioni di ricerca 'vista e udito' sono molto pericolose per il rischio di nuovi distacchi. Ma oggi, dopo l'utilizzo dei droni, sono almeno 14 gli operatori interforze (Soccorso Alpino, Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri e Vigili del Fuoco), con due unità cinofile, a perlustrare di persona l'ammasso di detriti. Le ricerche sulla vasta area investita dalla slavina sono nella parte bassa, la meno pericolosa e che, in caso di allarme dei radar, consentirebbe 60 secondi per mettersi al riparo. I soccorritori sono trasportati in quota da un elicottero, e calati sul luogo della tragedia, restando imbragati al verricello del velivolo in aria permettendo così una veloce fuga in caso di altri crolli. Verso le 9.15 l'operazione si è conclusa (sempre per motivi legati al rischio di crolli per le alte temperature) e i soccorritori sono stati riportati a valle con i cani, fa sapere la Provincia autonoma di Trento in una nota. Le operazioni di ricerca comunque continueranno con i droni.

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Nel pomeriggio a Canazei è attesa la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. In val di Fassa stamane è giunto il governatore del Veneto, Luca Zaia. Il governatore ai giornalisti ha parlato di una tragedia inevitabile: "Unica nel suo genere: è venuto giù un grattacielo di 70 piani. Continueremo le ricerche per fare in modo di riportare a casa tutti, di identificare tutti e lavoreremo fino in fondo per questo". Zaia non è favorevole a un modello che possa calcolare il rischio sui ghiacciai, troppo complesso, come sembra poco praticabile anche l'idea delle 'bandiere rosse'. "Bisogna ricordare che nessuna attività umana è a rischio zero" ha concluso Zaia.  "Il bilancio di questa tragedia è pressoché definito: stiamo parlando di 11 persone decedute o disperse", di cui tre veneti e una donna trentina tra i quattro morti identificati. Sette sono ancora in ospedale e un paio sono gravi", e tre dispersi.

Fonti investigative hanno reso noto che già domani mattina dovrebbero essere disponibili i primi risultati dal Ris di Parma sui reperti sia organici che tecnici. Il Ris poi, grazie alla comparazione di questi Dna con quelli prelevati ai parenti, potrà dare un nome ai corpi ancora non identificati

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Intanto la Ue offre aiuto all'Italia per la Marmolada. Il vice presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, nel suo intervento al Parlamento europeo di Strasburgo sulla siccità ha detto: "I tragici eventi a Marmolada sono l'ultimo esempio di rischi di disastri legati all'aumento delle temperature e al cambiamento climatico. Il centro europeo di coordinamento delle emergenze sta monitorando la situazione ed è pronto a coordinare l'assistenza Ue se richiesta dalle autorità italiane". 

Dopo la chiusura totale del ghiacciaio, voluta dal sindaco di Canazei Giovanni Bernard, vietato anche il giro del lago delle Locce a piedi, a 2.200 metri di altitudine nella parete est del Monte Rosa, sopra l'abitato di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola). La decisione è stata presa dal Comune dalla Vale Anzasca nell'alta Ossola. Il tracciato molto frequentato dagli escursionisti, è divenuto potenzialmente a rischio.