Coronavirus, divieto di spostamento in altro comune, anche in auto

L'ordinanza risponde soprattutto alle richieste delle Regioni del Sud, sulle barricate per fermare la grande fuga dal Nord FOCUS / Cambia ancora il modulo dell'autocertificazione

Coronavirus, controlli a Roma (Ansa)

Coronavirus, controlli a Roma (Ansa)

Roma, 22 marzo 2020 - Poche righe e due soli articoli. “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid 19, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Così i ministri Speranza e Lamorgese alzano l’asticella dei divieti, insistendo saullo stesso concetto che si ripete da settimane: state a casa. L’ordinanza, che come spiega l’articolo 2 resterà efficace fino al prossimo decreto del governo, risponde soprattutto alle richieste delle Regioni del sud, da settimane sulle barricate per fermare la grande fuga dal nord. Ma cosa significa non potersi spostare? Ad esempio, si potrà fare la spesa anche fuori comune? “Tendenzialmente no ma si valuta caso per caso”, è la risposta che filtra dal ministero della Salute.

FOCUS  / Cambia ancora il modulo dell'autocertificazione

Ecco il decreto 22 marzo. Scarica la bozza finale in pdf

Ma dobbiamo tornare alla grande fuga in diretta video dalla stazione di Milano verso il Sud per capire la scelta fatta dal governo. Il 14 marzo il ministro dei Trasporti De Micheli aveva bloccato i treni notturni. Una decisione che aveva raffreddato ma non spento le polemiche. Il governatore della Puglia Michele Emiliano continuava via Facebook a denunciare l’esodo di migliaia di persone. “Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare”. I colleghi di Sicilia e Sardegna chiedevano e ottenevano alla fine un blocco sostanziale dei movimenti, soprattutto via mare, perché “zero spostamenti zero contagi”. Restavano aperti i capitoli pullman e auto. Ora l'ordinanza ha rimediato, facendo di fatto prevalere il diritto alla salute su quello al movimento.

 "Condivido la scelta del governo - scrive su Facebook  Emiliano -. Siamo stati ascoltati". Il governatore ricorda che solo lo Stato poteva prendere questa decisione, nessun presidente di Regione ne ha il potere. Vale anche per l'intervento dell'esercito. Ora "tutti restano dove sono e non si possono più muovere. La Puglia è stata la prima Regione alle 2.31 del mattino dell’8 marzo ad emanare l’ordinanza che ha fatto scuola che prevedeva l’obbligo di auto segnalazione e di porsi in quarantena in isolamento presso il proprio domicilio. Ora dobbiamo  impegnarci a restare a casa".