Denise Pipitone, chi è Olesya Rostova. Tutti i dubbi sulla ragazza russa

Il caso a Chi l'ha visto?. Il Dna della donna sarà confrontato con quello della mamma della bimba sparita nel 2004. L’avvocato dei Pipitone vola a Mosca: rimaniamo cauti

Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, e la ragazza russa di cui verrà analizzato il Dna

Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, e la ragazza russa di cui verrà analizzato il Dna

"Rimaniamo con i piedi ben saldati a terra. Chiediamo ulteriori verifiche attraverso il Dna". Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, non vuole illudersi, anche se in cuor suo nutre la speranza di poter riabbracciare la sua bambina, scomparsa il primo settembre di 17 anni fa a Mazara del Vallo.

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Dopo le parole della mamma, è l’avvocato della famiglia, Giacomo Frazzitta, a ribadire che saranno necessari esami specialistici per poter parlare di un’eventuale connessione della piccola siciliana con la giovane Olesya Rostova.

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La quale, è stato detto ieri nel programma tv Chi l’ha visto?, condotto da Federica Sciarelli, avrebbe già effettuato il prelievo del Dna: a questo punto basterebbe confrontarlo con quello di Piera Maggio per la verifica. "Già nel 2004, quando la piccola è scomparsa – ha ricordato l’avvocato Frazzitta, pronto a partire per Mosca (mentre mamma Piera resterà in Italia) –, c’erano delle segnalazioni che ci facevano propendere per una pista russa. Siamo speranzosi ma cauti, abbiamo ricevuto tante delusioni. C’è la disponibilità della ragazza, che ha una storia molto particolare, a fare l’esame del Dna". Di mezzo, poi, ci sono le regole sulla pandemia (con quarantena per entrare e uscire dal Paese), che potrebbe rallentare un eventuale ingresso della giovane in Italia.

Ma chi è Olesya Rostova? La giovane ha inviato una lettera alla redazione di una trasmissione russa in onda sull’emittente "Primo Canale", per cercare la sua famiglia d’origine. Olesya ha raccontato di essere stata rapita da piccola e portata in un campo rom nel 2005, quando aveva circa 5 anni, età compatibile con quella di Denise.

La bambina russa ha poi vissuto nell’accampamento dei nomadi, chiedendo l’elemosina per portare soldi alla comunità. Successivamente è stata fermata e trasferita in un orfanotrofio. Ed è proprio nell’istituto che le hanno dato il nome attuale.

Ospite della trasmissione, Olesya ha quindi rivolto un appello alla madre biologica: "Non ti ho mai dimenticato, ti sto cercando e ho voglia di vederti. Eccomi qui, sono viva, voglio conoscerti e trovarti".

I dubbi

Olesya è davvero Denise, o è un altro crudele abbaglio, come tanti in passato? Se nel racconto della ventenne russa l’età del rapimento sembrerebbe coincidere con quella della scomparsa di Denise, ci sono però aspetti che potrebbero far sorgere dei dubbi. Da grande Olesya somiglia come una goccia d’acqua a Piera Maggio, ma nelle foto da bambina la somiglianza con la piccola Denise è molto ardua da trovare. Inoltre, la giovane russa ha spiegato di non parlare italiano e di "non avere ricordi in italiano". Piera aveva invece raccontato che la figlia Denise, a quattro anni, parlava in italiano e anche in dialetto siciliano.