Domenica 5 Maggio 2024

Arezzo, rinunciano a bonus Covid: "Datelo a chi sta peggio"

La scelta di un gruppo di commercianti di San Giovanni, che potevano beneficiare di un assegno da 2.400 euro. "Abbiamo fermato la pratica ma non chiamateci eroi"

I fratelli Redditi con le loro mogli: hanno un negozio di animali e uno di alimentari

I fratelli Redditi con le loro mogli: hanno un negozio di animali e uno di alimentari

Bonus? No, grazie. Si sfilano in quattro dalla corsa scatenatasi in tutta Italia al sostegno economico per i "feriti" del Covid. Quattro commercianti, due fratelli e le loro mogli, eredi di un’attività storica. "Il commercialista lo aveva chiesto per noi, abbiamo fermato tutto" spiega Antonio Redditi. Gli sarebbero spettati 2.400 euro al mese. "Di sicuro ne avremmo bisogno, nessuno galleggia nell’oro: ma altri hanno più bisogno di noi". Hanno un’uccelleria, come si chiamavano un tempo quelle attività che vendevano animali e quanto serve per nutrirli. E di fianco un alimentari, sempre loro. "Nei mesi della chiusura abbiamo lavorato venti ore al giorno". Consegne fino a 20 chilometri di distanza senza chiedere un euro in più. Ogni sera il pane al parroco per le famiglie in difficoltà. "Perfino quello secco, allora serviva tutto". Hanno guadagnato meno del solito ma non si sono mai fermati. Se non davanti al bonus. "A fatica: eravamo tutti d’accordo ma continuavano a riconoscerci la somma". Si sa, in Italia perfino regalare è difficile. "Non siamo eroi, la vediamo così".