Animali esotici, in arrivo lista di quelli vietati. Dai serpenti alle tartarughe, scontro

Mercato da milioni di esemplari, la moda di mostre e fiere. L'Ispra: tutela della salute e della biodiversità. Le posizioni di animalisti e veterinari

Roma, 14 maggio 2022 - Animali esotici, per gli italiani sono una passione. Dai serpenti ai pappagalli. Lo dimostra la moda di fiere e mostre mercato, affollate da chi è alla ricerca della specie più originale. Ma è scontro sulla lista di quelli da vietare. Posizioni distanti tra animalisti da una parte, veterinari e (soprattutto) Lega dall'altra. In mezzo il lavoro dell'Ispra e  la necessità di adeguarsi a una direttiva europea. Ecco cosa si sta preparando. 

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L'elenco di quelli vietati

La premessa di Andrea Casini (Lav): "La legge è entrata in vigore l’8 maggio 2021, il decreto attuativo doveva essere confezionato entro l’8 maggio di quest’anno. La scadenza è stata rispettata, c'è una bozza. Quindi l’Italia avrà presto una legge di limitazione per gli animali selvatici esotici".

Che cosa non si potrà più tenere in casa o allevare?

"Questo al momento non è stato ancora stabilito", chiarisce il senatore Luca Briziarelli (Lega). E spiega: "Oggi non esiste un elenco di animali esotici vietati. Se entro un mese non ci si metterà d’accordo tra ministeri della Salute e dell'Ambiente, rimarrà valido il regolamento Europeo". Che, per la cronaca, tutela già gli animali pericolosi e quelli in via d'estinzione.

Un serpente albino recuperato nei boschi del Friuli Venezia Giulia
Un serpente albino recuperato nei boschi del Friuli Venezia Giulia

Nuove regole

Ma la Lav è certa: "Tutto il settore avrà una regolamentazione. Ci saranno divieti per alcuni animali selvatici esotici detenuti in casa dagli italiani con una sorta di lista e saranno anche previste eccezioni a questi divieti. Si riunirà una commissione, l’elenco sarà stilato sulla base della possibilità di diffondere zoonosi, sulla compatibilità dell’animale con la cattività ed altro".

Il mercato degli animali esotici

Che fatturato ha il mercato di questi animali, visto che parliamo di milioni di esemplari? "La cifra è molto difficile da conoscere - dichiara Casini -. Si va  molto in base alle mode, questo è stato l’anno del suricato o del riccio albino africano, ma anche del petauro dello zucchero, scoiattolo volante che viene dalla Papa Guinea. La gente li compra, li tiene in casa, li fa riprodurre, condannando interne generazione di questi animali alla cattività. È un mercato fuori controllo. Il sommerso vale più del doppio rispetto a quello ufficiale". 

Controlli e registro

Anche questo verrà definito dal decreto attuativo, chiarisce la Lav. I controlli verranno svolti sicuramente dalle Asl e dalle forze di polizia. "La cosa buona - fa notare Casini - è la creazione di un registro nazionale di tutti gli animali esotici detenuti nelle case degli italiani. Non si potrà più far finta di niente, ad esempio liberarli in natura quando ci si stanca. Per fare un esempio, ormai i parchi di Roma sono pieni di pappagallini verdi perché la gente si è stufata di tenerli".

I dubbi

"Chiedo: se le specie in via d’estinzione sono già protette e quelle pericolose sono già vietate, c’era proprio bisogno di fare una lista di quel che è consentito, elenco che nessun altro paese importante ha?". La domanda è di Luca Briziarelli, il senatore della Lega che ha portato le ultime modifiche alla bozza di decreto. Sui social era anche partita una campagna, con i veterinari dell'Anmvi. "Abbiamo creato un coordinamento, 'Esotici ma familiari'. Ci sono molti addetti ai lavori. Noi diciamo che fare una lista positiva non avrebbe alcuna valenza scientifica. Casomai serve un elenco negativo, che indichi quelli vietati. I veterinari hanno scritto anche a Draghi". 

L'Ispra

Pietro Genovesi, responsabile animali selvatici dell'Ispra, conferma: "La bozza di decreto può essere ancora modificata, fino alla prima settimana di giugno.  A noi viene chiesto di dare un parere sulla lista di animali esotici permessi. Ma questo elenco ancora non esiste. Abbiamo un obbligo di normare la materia, ce lo ha richiesto l’Europa. La selezione sarà molto delicata. Si dovrà considerare anche la necessità di controllare meglio la detenzione di animali, sia per la tutela della salute ma anche, e questo è un punto innovativo, per la tutela della biodiversità".

La moda delle fiere

"In queste settimane - ribadisce Genovesi - si dovrà chiarire il testo, altrimenti si rischia di creare molta confusione. Ormai le persone comprano di tutto, c’è un esplosione di fiere e mostre mercato. Perché la gente vuole avere in casa cose originali, uniche. Lei cosa ritiene pericoloso e da vietare? "Penso alla chiocciola africana, che può avere grossi impatti sulla biodiversità- risponde Genovesi -. È grande come una mano, è stata commercializzata anche come curiosità. Specie come questa non hanno nessun legame affettivo, nessuna tradizione ma possono avere impatti rilevanti se sono rilasciate in natura. A nostro parere sarebbe corretto valutarne la proibizione".

Tema ibridi

Ma l'Ispra aggiunge al ragionamento un capitolo spinoso: "Una migliore regolamentazione dei cani ibridi, gli incroci con i lupi, sarebbe assolutamente necessaria perché ancora oggi ne è possibile la vendita. Argomento molto delicato che pone seri problemi di sicurezza per le persone e danneggia anche i lupi stessi".

Pipistrelli

Ma oggi, per fare un esempio, si possono detenere i pipistrelli? "No - chiarisce Genovesi -. Si possono invece tenere le bat box per alimentarli". 

Tartarughe e scoiattoli

E quali sono gli animali più pericolosi per la biodiversità? Elenca il tecnico Ispra: "Si va dalla tartarughina dalle guance rosse agli scoiattoli grigi americani. Ormai la prima causa di specie invasive esotiche che minacciano le nostre è proprio quella dell’abbandono di questi animali dopo che i proprietari se ne sono stancati".