Animali esotici e vaiolo delle scimmie, cosa dobbiamo sapere e gli errori da evitare

Il Sindacato italiano veterinari medicina pubblica (SIVeMP): ecco le patologie sulle quali ci stiamo concentrando. Allerta sulla rabbia

Roma, 7 giugno 2022 - Animali esotici in Italia. Mentre la scienza cerca di capire quale sia il serbatoio del vaiolo delle scimmie e si attende la legge che ne disciplinerà il commercio e la detenzione, il Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica - SIVeMP - spiega cosa dobbiamo sapere prima di fare un acquisto.  Il sindacato, ascoltato nelle settimane scorse in Commissione affari sociali - dove sono all'esame due decreti sulla salute animale -, ha messo in guardia sul mercato illegale, "con tutti i rischi connessi, incluse zoonosi e batteri resistenti". Aldo Grasselli, segretario nazionale del sindacato, aggiunge le stime sui numeri: "Cinquecento milioni di animali esotici in Europa", in Italia se ne importerebbero "mediamente 3 milioni l'anno, con un fatturato enorme".

Quali precauzioni adottare nell'acquisto di un animale esotico?

Chiarisce Grasselli: "Non abbiamo la certezza di quale sia il serbatoio del virus del vaiolo delle scimmie, quindi il principio di precauzione vuol dire per noi non avere contatti, se non adeguatamente protetti, con animali esotici di cui non conosciamo la provenienza e di cui non sappiamo che siamo stati controllati all'importazione".

Quindi cosa dobbiamo fare?

"Nessuna preoccupazione per gli animali esotici che sono stati importati regolarmente e che si trovano nei circuiti commerciali legali, perché sono scortati da una certificazione sanitaria doppia: sono partiti con una certificazione sanitaria veterinaria e all'ingresso nel nostro paese devono essere sdoganati e controllati dai nostri servizi. Quindi abbiamo due livelli di verifiche di garanzia sul fatto che questi animali siano sani".

Vaiolo delle scimmie, la scienza s'interroga sul serbatoio del virus
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Cosa dobbiamo evitare?

"Se parliamo di animali esotici comprati su circuiti non certificati, da fonti di commercio clandestino, i rischi sono imprevedibili".

Il commercio clandestino in Italia è documentato?

"Il commercio clandestino purtroppo è presente, si sa che c'è una quantità di importazione clandestina che è combattuta da tutti gli organi di polizia sanitaria. Ma siccome ci sono forti guadagni, è difficile da estirpare. Per questo motivo, chi vuole comprare o adottare un animale esotico è bene che si rivolga soltanto agli esercizi commerciali autorizzati. Il consiglio che darei a tutti comunque è di portare immediatamente l'animale da un veterinario per scongiurare ogni possibile trasmissione di patologia".

Meglio una lista di animali esotici vietati o di quelli permessi?

"Noi crediamo sia più facile attivare nell'immediato una lista che elenchi gli animali vietati, lista che può essere implementata progressivamente".

Su quali patologie vi state concentrando?

"Le specie animali sono mediamente tutte portatrici di patologie. La più preoccupante tra quelli trasmissibili all'uomo della quale ci stiamo occupando come servizi veterinari è la rabbia. Una malattia che colpisce tutti i mammiferi.  Una patologia molto grave che colpisce molto facilmente anche l'uomo, se c'è un contatto con un animale malato. Ce ne stiamo occupando a causa della guerra in Ucraina che ha portato a una notevole movimentazione di animali. Ricordiamo che nei Paesi dell'Est quella patologia è presente".

Quali controlli si fanno sulla rabbia?

"Partendo dalla preoccupazione che questa importazione di animali possa diventare un problema, alla frontiera ci sono dei controlli veterinari molto severi, proprio per prevenire questo tipo di patologia. Per noi la rabbia è esotica perché sul territorio europeo non c'è quasi più".