custom logo
Vengo dopo il Gp (by Duchessa)Leo Turrini - 11 maggio 2022

Oddio, gli sviluppi!

Lascio la parola al pirotecnico Duchessa, che contrariamente a me medesimo sa di cosa parla.

DUCHESSA SCRIPSIT

Vengo dopo il GP – Miami

Imola e Miami sono indizi che fanno una prova ma non è un film giallo. Dopo il dominio di Melbourne avevamo scritto qui sul clog che Ferrari non disponeva di un vantaggio di mezzo secondo al giro. Alcune condizioni avevano piuttosto accentuato la superiorità della F1-75 sulla Red Bull. È qualcosa che in parte abbiamo visto sia a casa nostra che in America, a parti invertite.
Certamente però c’è la conferma di un leggero gap in gara e ha mostrato come Newey abbia migliorato significativamente la macchina. La RB18 con Max Verstappen si sta esprimendo al suo meglio.

Pirelli ha prodotto gomme che possono essere sfruttate molto più a lungo e senza che richiedano una particolare gestione (lo abbiamo visto con il caldo e il freddo), senza il vecchio problema del surriscaldamento in scia.
Tuttavia il graining è un fattore con cui continuare a fare i conti perché queste auto – chi più chi meno – soffrono di sottosterzo innato.
Il graining è quel fenomeno che produce una sorta di buccia d’arancia sulla superficie degli pneumatici riducendone anche lievemente durata e performance.
Questo per dire che in certe occasioni un setup meccanico più aggressivo potrebbe essere pagante rispetto a quello conservativo- a livello aerodinamico- che Ferrari ha adottato a Imola e Miami.

In Florida la Ferrari ha lasciato nel cassetto la nuova ala posteriore a basso carico, perché?

I tecnici a quanto saputo hanno pensato di privilegiare la cautela non fidandosi della grande incognita dell’asfalto e dei pochi dati, per non dire nulli, disponibili alla vigilia.
Red Bull per natura ha un approccio più spregiudicato, anche nelle strategie di preparazione al weekend.

Ferrari aveva puntato forte sul rendimento dei due stint con le gomme dure, il team di Horner su quelle un grado più morbide tanto è vero che si era lasciato da parte due set nuovi.

La gara ha previsto una sola sosta perché con temperature – si calde – ma tra i 7 e gli 11 gradi più basse della qualifica, la resa delle mescole è aumentata mentre il degrado non è stato massiccio come largamente temuto, il che ha in parte sorpreso.

Ciononostante Leclerc ha avuto la sua chance di riprendersi la vittoria quando la SC è rientrata dopo l’incidente di Norris. In quel momento con 4/5 km/h in più avrebbe potuto tentare il colpo. L’ala posteriore più carica (sempre quella di Jeddah) ha portato a una replica di quanto visto in Arabia.

Onestamente, come ha sottolineato Binotto, il passo di Charles e ancor più di Carlos non è stato quasi mai a livello di Verstappen, tranne alcuni momenti. È come se l’auto avesse avuto degli sprazzi vuoti di consistenza. Specialmente, strano a dirsi, nei tratti di inserimento più lenti e in trazione. Qualità che questa Ferrari aveva mostrato di avere e ha.

In ogni caso un doppio podio ha limitando il danno -considerando che Perez avrebbe mangiato Sainz senza l’inconveniente al motore- in attesa del primo pacchetto di aggiornamenti proclamato da Binotto.

Si tratta di alcune migliorie all’aerodinamica per rendere più efficienti alcune zone dell’auto. In più una interessante riduzione di peso e ottimizzazione delle masse, un pacchetto che se tutto funzionerà bene si stima essere di quasi 3 decimi.

È chiaro che la sfida tra questi due team è sul dettaglio, sugli episodi.

Ferrari è ancora in testa ai campionati e tutto sommato è oro colato. Ma è necessario tornare a incrementare le prestazioni migliorando la capacità di utilizzo della F1-75. Gli ingegneri faranno di tutto per poter tornare ad abbassare la vettura senza imbattersi nel saltellamento. Vedremo se succederà già da Barcellona dove di solito comincia il vero mondiale.

Se ciò accadrà la partita sarà molto dura anche per un Verstappen che sta guidando in maniera straordinaria; forse anche grazie al peso che si è tolto nel 2021 battendo Hamilton, certamente grazie al peso tolto alla sua Red Bull.