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Tutti i dubbi sulla Mini RaceLeo Turrini - 13 luglio 2021

Sabato a Silverstone la F1 sperimenterà una novità assoluta.

La Sprint Race.

Ecco come la pensa un frequentatore di questo ameno luogo.

RICCCRIS SCRIPSIT

A volte il nome che diamo alle cose ha un significato chiarificatore che va aldilà delle nostre intenzioni.

E’ il caso anche questa volta.

Sprint Race.

La gara di 100 km che per la prima volta vedremo sabato prossimo a Silverstone sarà la prima di un esperimento di tre in quest’anno…Liberty Media, con il benestare della FIA, darà il via a questa novità assoluta per la F1.

Perché non l’hanno chiamata “qualifying race”, ovvero quel che è realmente, gara di qualifica (o gara per la qualifica) ? E perché parlo di definizione chiarificatrice ?

Ma è ovvio.
Ormai la gara di F1 non è più una gara sprint, ma una “cosa” non meglio identificata ! Devi far durare le gomme, devi risparmiare la benzina, il motore, il cambio…la si può più definire una gara sprint ??
E quindi ecco che a quella del sabato viene dato il nome di ciò che in realtà dovrebbe avvenire la domenica ! Hanno talmente snaturato i GP della domenica che è necessario inventarsi qualcosa per sopperire alla noia di trenini senza emozioni dopo i primi giri.

Allora proviamo a parlarne, di questa gara sprint…

20 piloti, dei quali solo tre prenderanno punti – pochissimi – mentre tutti gli altri…nisba !

Lotteranno solo per la posizione in griglia il giorno dopo. E se rompono la macchina in un sorpasso mal calcolato ? E se tirano troppo il motore per guadagnare una posizione ? E se c’è un incidente di quattro o cinque vetture, poi la domenica che si fa ?

Essere aperti alle novità non vuol dire accoglierle tutte, anche quelle sbagliate, a braccia aperte; e per me questa novità è una novità sbagliata, dettata solo dal desiderio di movimentare un qualcosa – la qualifica – che invece è stata fino ad ora la parte più interessante di tutto il week end di gara…visto cosa succede poi la domenica.
Ed il bello – !! – è che andranno a modificare una cosa che funziona egregiamente proprio nella stagione in cui invece le gare sono le più interessanti da diversi anni a questa parte grazie al duo RedBull-Verstappen…

Dicono che si deve sperimentare una nuova forma di spettacolo perché i giovani non restano un’ora e mezza davanti alla tv a guardare un GP…
E allora quelli che domenica sera sono rimasti oltre tre ore a vedere la finale del calcio ?? Che sono quelli, una razza speciale ?

Il problema, a mio modestissimo parere, non è inventare gare più corte, ma inventare gare più interessanti ! E una gara di 100 km con gli attuali valori e regole in campo non sarà più interessante solo perché durerà quaranta minuti invece di un’ora e mezza…anzi.
Il segreto della popolarità e del seguito del calcio sta anche nella sua semplicità: poche regole, chiare e facili da fare proprie.

Ecco cosa dovrebbe fare la F1 per tornare ad appassionare le masse: semplificare, alleggerire, sfrondare le gare e le regole da tutti qui cavilli e orpelli che ormai l’hanno fatta diventare incomprensibile persino agli addetti ai lavori !
Basta coi track limits, basta coi cavilli regolamentari, basta con le regole astruse persino per il legislatore…che arriva al punto di non saper controllare il rispetto di quelle stesse regole che lui ha scritto !
Tornare ad uno spirito un po’ più “spartano”… senza aiuti alla guida ai piloti, senza ingegneri che dai box dicano dove e quando frenare; rimettere tutte le decisioni a chi ha il volante in mano, così che le gare possano essere decise anche dai colpi di scena di un motore in fumo, di una curva sbagliata, di un cordolo preso troppe volte, di un inseguimento che ti fa consumare troppo…

Mi accosto a questo wee-end di “novità” con molto, moltissimo scetticismo…non credo che la sprint race risolverà niente di tutto quello che c’è di sbagliato in questa F1. Sarà solo un ulteriore esperimento, che alla fine verrà comunque approvato perché…permette di vendere più biglietti, o biglietti più cari.

Ma senza migliorare in nulla lo spettacolo.

Spero di sbagliarmi.

We’ll see…