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Tra l’Azzurro e il RossoLeo Turrini - 9 luglio 2021

Con Berrettini e con l’Italia di Mancini, ci aspetta un week end azzurro speranza.

Fu così anche 15 anni fa, quando inaugurai questo Clog.

Allora andavano di moda anche altri colori, come racconta sotto il delirante Roli.

Buon…compleanno a tutti.

ROLI SCRIPSIT

 

1996

Michael Schumacher approda alla Ferrari da fresco Campione del Mondo, mai tante bandiere rosse col cavallino si sarebbero viste sulle tribune e sulle colline della passione da lì a pochi anni, bandiere nascoste negli armadi dei Ferraristi dal 1982 e poi consumate dal sole dei balconi, al suono delle campane di Maranello, Pole position, giri veloci, vittorie e titoli mondiali a grappoli, ogni bambino Emiliano-Romagnolo aveva il suo bel cappellino e maglietta rossi la domenica di Formula uno, la domenica dopo si passava all’abbigliamento giallo.

Valentino Rossi il 31 Marzo 1996 disputa la sua prima gara nel Mondiale 125, ingaggiato dall’Aprilia su suggerimento dell’acutissimo Carlo Pernat, ben presto riempirà le tribune di TUTTI gli autodromi del Mondo di tifosi colorati di giallo col numero 46 a suon di staccate impossibili e sorpassi da film. Il mito non venne sminuito semmai amplificato al passaggio in classe regina sulla Honda, l’Aprilia non aveva un mezzo competitivo allora come non lo ha adesso.

Nemmeno Giacomo Agostini da Lovere (BS) aveva tanto seguito, forse perché nonostante i 15 Titoli mondiali ed i 10 Turist Trophy vinti, il Motociclismo alla RAI (quando non in sovrapposizione al trotto alle Capannelle) era subordinato alla messa in onda di “tre Nipoti ed il Maggiordomo” che oscurarono anche la splendida conquista del Mondiali 500 di Marco Lucchinelli e Franco Uncini nel 1981 ed ‘82.

Troppo vasta l’idea che Mino avesse vinto grazie alla superiorità meccanica della Mv Agusta e poi, in seguito, al nuovo ordine delle 2 Tempi del sol Levante col Diapason, ve lo dico che non fu così.

2015; 15 Marzo, Max Verstappen disputa la sua prima gara in F1, neanche quelli che hanno seccato le scorte di birra tra la curve 6 e 7 del red bull Ring domenica scorsa avrebbero scommesso un centesimo su quanto sarebbe successo oggi, ne sono certo, il figlio di Jos, tale padre tale figlio, ecc ecc.. Anni di purgatorio tra imprese e botti clamorosi poi..

Adesso le tribune dello Spielberg non sono colorate di rosso e blu ma sono tutte Orange e non solo sulle montagne della Stiria ma da oggi in poi l’onda Arancione salirà sempre di più ad invadere ogni pista, ad esultare sotto il podio quando si potrà tornare a farlo ma perché è giusto così!

Altro prodigio vestito di arancio Papaya si affaccia…ha il numero 4, è tifoso di Valentino Rossi ed ha iniziato a correre sulla Minimoto… Binotto datti una mossa sennò chi lo vede più il tifoso rosso, il bimbo che piange perché la macchina di KR7 ha rotto il manicotto del turbo in griglia, dai mo!

A me pare naturale che adesso, dopo troppi anni grigi ed addirittura neri, dove la passione e l’imprevisto erano spariti, una gran folla continui ad alimentare l’entusiasmo per uno sport che sembra sempre sul punto di finire e di spegnersi ma che (per fortuna) resta vivo covando tra braci rosse, arancioni e qualche fiammella gialla.