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Perché Leclerc è una bandieraLeo Turrini - 24 ottobre 2020
  • Non si può certo dire che Carletto Leclerc non stia ripagando la fiducia in lui riposta dalla Ferrari. Anzi, mi permetto di aggiungere che la dedizione del ragazzo alla causa Rossa è persino commovente: anche nel sabato portoghese, il Principe di Monaco ha collocato la sgangherata SF1000 in seconda fila. Un piccolo prodigio, se si pensa allo spessore, chiamiamolo così, della SF 1000.
    In breve. Leclerc è formidabile. Sul tracciato di Portimao (non male, secondo me, lo trovo molto impegnativo per chi guida), beh, soltanto le due Mercedes e la Red Bull di Verstappen sono state davanti davanti a Carletto.
    Ci sono momenti in cui un pilota si trasforma nell’unica risorsa di una squadra. È triste, non è una garanzia di futuri successi, ma mi chiedo che cosa mai resterebbe a un ferrarista come me, nel 2020, se non mi riconoscessi nella buona volontà e nella generosità di Leclerc.
    Il resto, che è tanto!, non dipende da lui.