custom logo
L’anatema di Trulli su questa F1Leo Turrini - 19 settembre 2018

Una delle cose belle del mio mestiere è la persistenza di amicizie nate per comune frequentazione dello stesso ambiente.
Nel caso di Jarno Trulli, l’ho visto arrivare in Formula Uno con Minardi.
Penso abbia avuto dalla carriera in Formula Uno meno di quanto avrebbe meritato.
Per dire e senza esagerare, non era assolutamente inferiore a Massa, secondo me.
Ci siamo incrociati per caso dopo la gara di Singapore ed è stata come sempre una festa.
Condivido con voi le sue riflessioni.
“…dopo ti spiego perché io penso che questo mondiale lo stia vincendo il miglior Hamilton di sempre. Prima però lasciami sfogare manco fossi Adriano Pappalardo…”
“Ma cosa è diventata, questa Formula Uno? Come l’hanno ridotta? Ti rendi conto che domenica a Singapore i piloti giravano anche dieci dodici secondi al giro più lenti rispetto al tempo della pole?!?”
“Dodici secondi più lenti! È assurdo, è ridicolo. Io penso allo sgomento che debbono provare Kimi e Fernando, ma anche Lewis e Seb, insomma quelli in pista che hanno conosciuto una Formula Uno che era la Formula Uno…”
“Una volta a un pilota chiedevano di spingere al massimo dal via al traguardo e questa è l’essenza dell’automobilismo. Ma adesso ti invitano ad andare piano, a badare ai consumi, a rispettare le gomme, eccetera. E tu che guardi non capisci più il limite di chi guida…”
“O intervengono in fretta o lo snaturamento della Formula Uno rischia di diventare irreversibile. A me dispiace enormemente perché amo questo mondo, che ha rappresentato così tanto nella mia vita. Che peccato!”
“Di Hamilton ti dico questo. È sempre stato forte forte ma di solito in una stagione qualcosa sciupava. Quest’anno mai un errore. Mi dispiace dirlo ma fin qui è stato superiore a Vettel e per la Ferrari il sogno sta svanendo ancora una volta…”