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Ferrari versus SilverstoneLeo Turrini - 27 giugno 2022

La Ferrari in Inghilterra.
Silverstone!
Sommessamente io credo che chi non abbia mai avuto modo di mettere piede in quel tempio, ecco, semplicemente non abbia respirato la Storia.
C’è poco da fare.
I britannici sono, a parer mio, in generale discretamente stronzi.
Ma sono gli unici ad amare le corse automobilistiche come noi italiani.
Paradossalmente, questo comune sentire spiega anche una cosa curiosa.
Oltre Manica ammirano la Ferrari. Alcuni dei libri più belli sul Drake e sulla Scuderia (esclusi i miei, eh eh eh) sono stati pubblicati tra Londra e dintorni.
Attenzione, però.
I sudditi di Sua Maestà non riescono a trasformare l’ammirazione in sentimento, in amore.
Anzi.
Sotto sotto, i britannici ci detestano. Sono sempre stati in prima linea a dubitare dei meriti storici della Rossa.
Non di rado cedendo al luogo comune Italia uguale pizza uguale mandolino e infine scrivi uguale mafia e ci siamo capiti.
Penso che a questo fraintendimento (e sono gentile) abbia contribuito un dato di fatto.
Con la Ferrari hanno vinto il mondiale di F1 Surtees e Hawthorn. Bravi, per carità. Ma non popolarissimi nello United Kingdom.
Invece, Campionissimi come Graham Hill, Jim Clark, Jackie Stewart e Lewis Hamilton la Rossa da Gran Premio non l’hanno mai guidata.
Mansell fu l’unica eccezione e io c’ero e fini’ a schifio.
Quando Seb Vettel, ormai quattro anni fa, vinse a Silverstone e disse via radio, più o meno, “a casa loro, li abbiamo battuti a casa loro”, eh, aveva capito tutto.
Vediamo se Leclerc e Sainz…