So di turbare i miei tanti amici puristi, eppure io aspetterei prima di bocciare il nuovo format che la F1 si appresta a sperimentare in quel di Baku.
In pratica avremo due qualifiche, una al venerdì che vale per il Gp e una al sabato buona per la griglia della Mini Race.
E avremo due gare. Quella Sprint e quella classica.
Conosco e comprendo le obiezioni dei tradizionalisti.
Ma è così sbagliato provare a cambiare?
Siamo sicuri, nel 2023, che tre sessioni di prove libere siano più interessanti?
Per chi?
Ovviamente, io non ho alcun interesse “personale” sulla materia. Alla mia veneranda età, potevano tenere tutto com’era, per carità.
Ma non temo l’innovazione in quanto tale. Rispetto chi si illumina di immenso seguendo le free practies, o come si scrive, ma vi assicuro che, nel 99% dei casi, ve lo assicuro avendole seguite dal vivo per un quarto di secolo, beh, erano una noia pazzesca. Persino per i piloti e per gli ingegneri.
Facciamo dunque la prova del budino: mangiamoci il format di Baku e poi semmai diciamoci che fa schifo.
Ps. Rapido cenno alle evoluzioni ferrariste. Mi fa piacere che, studiandomi (!), in tanti si siano accorti che curiosamente Leclerc, almeno fin qui, non ha firmato il prolungamento del contratto con il Cavallino. Il resto lo scoprirete solo vivendo.
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