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Cosa chiedere sulla F1 post virusLeo Turrini - 14 marzo 2020

Spero tutti bene.
Gli eventi a cascata determinati dal virus erano, in fondo, ampiamente prevedibili.
Nessuno può dire se e quando inizierà il mondiale di Formula Uno datato 2020.
Aggiungo, con grande franchezza, che non me ne può fregar di meno.
Ma, sia pure con l’eccezione di taluni troll idioti, peraltro tranquillamente individuati, siamo e ci auguriamo di restare una minuscola comunità di gente perbene, animata da una passione che si riconduce all’automobilismo, ai Gran Premi, ai piloti che incarnano la nostra propensione per entusiasmi a trecento all’ora.
Mi rendo quindi disponibile a rispondere a quanti avessero domande su ciò che è avvenuto durante il lungo inverno della Formula Uno.
E di cose ne sono capitate tante!
Istruzioni per l’uso.
Non risponderò a quesiti sul virus. Ho già detto che mai come in questo momento va evitata la disseminazione di idiozie sul web. Adesso si stanno tutti accorgendo quanto sia pericolosa la follia dell’anonimato in Rete. Forse è troppo tardi per rimediare, ma l’isolamento (termine perfetto per il tempo terribile che ci è dato vivere) degli imbecilli rimane l’unica soluzione.
Quindi non replicherò ai cretini in servizio permanente effettivo in questa sede.
Sarei anche grato agli interlocutori se evitassero di spiegare (a me, dai…) la storia della Formula Uno. A ciascuno il suo ruolo.
Una domanda per intervento.
Grazie.