Ovviamente il pallone è un Wilson, come in uno dei suoi film più belli e famosi, ‘Cast Away’.
Qualche giorno fa a Tom Hanks è stata conferita la laurea honoris causa alla Harvard University. E si è vestito come si conviene, come gli altri novemila neolaureati che quel giorno hanno ricevuto il segno tangibile dei risultati ottenuti.
Hanks è diventato Dottore in Lettere e nel suo discorso ha rivolto un accorato appello ai giovani presenti, invitandoli a diventare ‘supereroi in difesa della verità‘ e spiegando che oggi la verità non è più ritenuta importante come un tempo.
Harvard è anche l’università dove Robert Langdon, protagonista della saga di Dan Brown che si apre con il Codice da Vinci, insegna storia e ha un passato da pallanotista. In uno dei tre film Hanks-Langdon viene ‘chiamato’ all’azione da un emissario del Vaticano mentre macina vasche.
Quando stavo finendo il liceo, un mio compagno di classe che chiamavamo Boc per via della testa priva di spigoli, era solito liquidare Tom Hanks come ‘quello che ha copiato Pozzetto‘. Tecnicamente non aveva torto, perché in effetti il film ‘Big’ del 1988 somiglia molto all’italiano ‘Da Grande‘ del 1987. Però in mezzo Hanks qualcosa ha combinato, nel frattempo, anche solo i due oscar vinti con Forrest Gump e Philadelphia dovrebbero bastare.
Chissà se Boc ha cambiato idea.
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