Temevo che Valentina Vezzali, nel suo ruolo di sottosegretario allo sport, potesse essere usata dalla politica oltre la sua consapevolezza del ruolo e la sua determinazione. Come è capitato spesso in passato a personaggi che sono icone nel loro ambiente, e poi la politica prova ad appropriarsi del loro magnetismo.

Conoscendone il carattere, a dire il vero, sapevo che non lo avrebbe permesso facilmente. Avete presente il film Dirty Dancing, quando Patrick Swayze dice ‘Nessuno mette Babe in un angolo‘? Ecco, ero sicuro che Valentina avrebbe fatto di tutto per farsi valere, per non essere solo un’immagine, per avere un ruolo concreto e vero. Ma temevo che l’ambiente bastardo della politica avrebbe avuto il sopravvento, perché lei è abituata a un mondo dove le regole hanno un senso, non a una giungla di scorrettezze.

Devo dire che invece ha già piazzato la prima stoccata storica. “L’altro giorno quando ho saputo che nella Legge di bilancio è stata inserita questa nuova norma con l’introduzione della figura specialistica nella scuola primaria per insegnare scienze motorie ho esultato un po’ come se fosse una medaglia olimpica”, ha raccontato stamattina al Tg2. E ha ragione, come ha ragione quando dice che il prossimo obiettivo è quello di far aprire le palestre delle scuole alle associazioni sportive, nel pomeriggio, quando spesso certi impianti moderni e funzionali sono dinosauri vuoti e addormentati. Uno spreco di spazi del corpo e della mente.

Certo, c’è ancora tanto da fare per portare l’Italia, su questo tema in particolare, al livello degli altri paesi evoluti: la presenza dell’insegnante di scienze motorie dovrà essere estesa a tutte le classi delle elementari, e non solo a quarte e quinte come previsto in questo primo momento. Serviranno le coperture, eccetera eccetera. Ma come diceva uno famoso, ogni lunga marcia inizia con un primo passo.

Brava, brava, brava.