Ero riuscito a resistere, finora. Perché non avendo veri ricordi personali, se non quelli di seconda mano da spettatore qualsiasi delle sue magie calcistiche e delle sue miserie private, non volevo iscrivermi alla corsa di quelli che devono a tutti i costi scrivere qualcosa su Maradona.

Solo che oggi Sinisa Mihajlovic, nella conferenza prepartita della vigilia di Bologna-Crotone, ha offerto una chiave di lettura che mi sembra diversa da tutte. Forse l’unica che ci si avvicina è quella contenuta nella bella intervista a Julio Velasco realizzata ieri da Giorgio Burreddu (se l’avete persa, andatela a cercare, merita).

Mihajlovic ha raccontato di aver fatto vedere alla sua squadra, nei confronti della quale si è molto arrabbiato per l’eliminazione in Coppa Italia contro lo Spezia, un video di Maradona. Ma non c’erano i gol incredibili, i dribbling funambolici, i palleggi da giocoliere.

No, nel video lo staff di Mihajlovic aveva selezionato una serie di azioni in cui Maradona difende: “Sapete qual era la sua vera forza? Che andava in scivolata a recuperare palloni a sedici metri dalla sua porta, che pressava, raddoppiava, andava a contrasto su tutti i palloni. E se lo fa Maradona allora lo devono fare tutti“.

Ecco, l’esaltazione del Maradona difensore mi mancava. Eppure Sinisa ha ragione, e in fondo spiega perché a Diego tutti i compagni volevano così bene.