La Lube ha vinto lo scudetto, viva la Lube. Come sempre il campo dà il verdetto giusto, in uno sport come la pallavolo e con serie al meglio delle cinque partite il risultato tecnico non è mai bugiardo.

Personalmente credo che questo scudetto abbia due nomi, in casa della Lube. Perché è vero che Civitanova era, alla partenza del campionato, la rivale più accreditata come anti-Perugia. Ma il campionato ha tolto alla Lube troppi giocatori fondamentali per troppo tempo, Zaytsev e Juantorena su tutti.

E allora per arrivare in fondo a un campionato così, per resistere a tutti i colpi del destino in infermeria, per essere pronti a sfruttare la minima occasione contro una squadra complessivamente più attrezzata, servono due cose.

Giocatori all’altezza di sostituire i campioni titolari che mancano, e mi sembra che con Yant e Garcia Fernandez il gm Beppe Cormio abbia dimostrato di capirne ancora parecchio, di volley.

E poi ci vuole una gestione del gruppo che permetta di avere, nel momento cruciale, giocatori di grande blasone come Zaytsev e Juantorena che, in condizioni menomate, si mettano a disposizione della squadra. Ci vuole un tecnico che abbia in pugno lo spogliatoio e sappia come giostrare tutti, giovani e anziani, spremendone il massimo.

Lo so che in campo hanno fatto di più i vari De Cecco e Simon o Lucarelli, per cucire il terzo tricolore consecutivo (in mezzo quello del 2020 non è stato assegnato) sulle maglie dei marchigiani.

Ma fidatevi, questo scudetto è il capolavoro di Beppe e Chicco.