Da sinistra Tommaso Rinaldi, Francesco Messori e Fabio Gerli (foto Fiocchi)

 

La settimana scorsa la sezione emiliano-romagnola dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, sezione che si chiama Gergs, ha fatto tappa a Modena per le premiazioni di atleti della regione che si siano resi protagonisti di risultati superiori alla media o di episodi meritevoli di essere segnalati. E’ una bella abitudine che abbiamo preso ormai da qualche anno, quella di portare i campioni a incontrare i ragazzi nelle scuole. Lo abbiamo già fatto varie volte a Parma, a Modena, a Bologna, a Forlì, a Ravenna, e altre iniziative stanno bollendo in pentola per Bologna e per la Romagna.

Nell’aula magna del liceo scientifico sportivo Tassoni, una delle culle storiche della grande pallavolo modenese del passato, sono stati premiati dal Gergs presieduto da Paolo Reggianini tre atleti: Tommaso Rinaldi, pallavolista che ha vinto l’argento agli ultimi campionati Europei con la nazionale di Fefè De Giorgi; Fabio Gerli, centrocampista del Modena calcio di serie B laureato in economia e commercio; e Francesco Messori, fondatore e capitano della nazionale italiana amputati.

Tutti e tre hanno dimostrato di avere sopra il fisico da atleti delle belle teste pensanti, e facendo questo mestiere da quasi quarant’anni ormai, posso dirvi che non è sempre scontato. Rinaldi sta frequentando l’università, Gerli si è voluto laureare perché pensa già al futuro dopo la carriera sportiva. In un mondo come quello dello sport professionistico che spesso propone idoli vuoti, loro sono persone interessanti ancora prima che campioni da tifare.

E poi c’è Francesco Messori, Messi per gli amici, per automatica riduzione del cognome e perché della Pulce è sempre stato un grande ammiratore. Di lui si è parlato tante volte nel corso degli anni, da quando ha realizzato il suo sogno di far nascere la nazionale italiana amputati. Trovate riferimenti qui e anche qui.

Ho conosciuto Francesco qualche anno fa, era una forza della natura che anche senza una gamba aveva saputo smuovere montagne, era riuscito a giocare con i normodotati (con le stampelle) e poi aveva creato praticamente dal nulla la nazionale amputati.

L’ho trovato cambiato, perché è passato attraverso un’esperienza formativa molto importante.

Abbiamo parlato di Messi, ovviamente. Perché l’ha incontrato due volte, e in una di queste si è fatto fare un autografo sull’avambraccio che poi ha trasformato in un tatuaggio.

Ma abbiamo parlato molto di lui, ed è stato incredibile sentirlo dare consigli ai ragazzi sul modo in cui gestire….la fama. Messori, reggiano di Correggio come il Liga, ha spiegato di aver esagerato con l’esaltazione personale quando tutti i giornali parlavano di lui ed era diventato di moda. Di aver un po’ perso il contatto con la realtà.

E considerando quello che ha dovuto patire prima, uno potrebbe anche pensare: vabbè che male c’è a godersela, hai sofferto tanto, ti meriti un risarcimento morale

Nel corso degli anni ho intervistato tanti sportivi diversamente abili. Persone con una volontà eccezionale, con qualità umane spesso superiori a quelle dei normodotati. Voi conoscete sicuramente Alex Zanardi o Bebe Vio perché sono i più famosi grazie ai loro risultati: vi assicuro che di caratteri così forti ne abbiamo tanti, sparsi per le palestre d’Italia.

Non mi ero mai posto il problema che la gloria potesse essere troppa, che diventare famosi per un po’ di tempo potesse rappresentare un problema.

E invece Francesco ha raccontato di aver toccato il fondo a livello personale proprio quando era al massimo della gloria. “Quando cominci a pensare di essere il tuo cognome, e non la persona che sei, puoi fare cose di cui poi ti penti. Io non ero felice, non ero in pace con me stesso. Ho trovato la serenità perché ho incontrato Qualcuno con la maiuscola, qualcuno di più grande”.

Non ha mai detto che quel Qualcuno per lui era Dio, aveva quasi il timore di risultare pesante, a fare un discorso del genere ai ragazzi. Gli è riuscito invece di far arrivare il messaggio personale senza ostentare niente.

E sappi che hai fatto un altro gol, Messi…