Scrivo quando ancora non si è giocata garadue della finale scudetto, quindi non so se la Lube si porterà sul 2-0 contro Perugia, risultato che darebbe ulteriore valore a quanto sto per sostenere, oppure se Civitanova si sarà fatta raggiungere.

In realtà la sostanza cambia poco. Perché Ivan Zaytsev tornerà in azzurro comunque, dopo l’Olimpiade deludente e l’Europeo da grande assente. A Tokyo andò il suo sosia, poi capimmo tutti perché, dato che fu costretto ad operarsi al ginocchio. E il fatto che la prima  Italia di De Giorgi abbia vinto senza di lui è doppiamente importante.

Perché ci ha dato una speranza di rinnovamento possibile già nel presente. E perché toglie dalle spalle di Ivan un peso che ha dovuto portare, anche se non credo gli sia dispiaciuto: quello di essere insostituibile.

Bene, faccio un pronostico sapendo benissimo che potrà essere completamente cannato. Che gli azzurri non fossero finiti dopo il flop di Tokyo e che ci fossero giocatori per il futuro, l’ho scritto subito e non mi sono sbagliato. Adesso lo confermano la crescita di Recine, di Stefani, di Rinaldi, di Lavia, l’esplosione definitiva di Michieletto e la conferma di Sbertoli (a proposito: io non tifo per nessuno, perché lo ritengo un requisito per fare bene il mio lavoro e perché l’unica squadra che ho mai tifato nel volley ha chiuso i battenti a metà anni ottanta, ma mi sarebbe veramente piaciuto vedere Trento in finale, perché ci sono molti giocatori della nazionale del futuro).

Io però sono del partito di quelli che pensano che Zaytsev faccia ancora molto comodo, a questa nazionale. Può darsi che in questo 2022 non sarà lui l’opposto titolare (il mio pronostico punta su Stefani), ma comunque Ivan ha la forza tecnica e morale per dare una grossa mano, a un gruppo che avrà bisogno anche di un po’ di esperienza. Già nella Lube di questa stagione non ha il ruolo di salvatore della patria, eppure sta facendo bene e sta crescendo costantemente. Aggiungo che con tutto quello che le è successo in termini di infortuni nel corso della stagione, la squadra di Blengini ha già fatto tantissimo ad arrivare in finale, se poi facesse il bis scudetto sarebbe un capolavoro. Ed è solo apparentemente un altro discorso, questo.

Se lui riuscirà ad accettare psicologicamente questo nuovo ruolo (e sono sicuro che lo farà), Ivan sarà un bell’additivo presente a una nazionale che ha un grande futuro.