Scrivo mentre Roma-Milan è ancora in corso, ma il risultato non conta in questo caso. Sto pensando a come si possano sentire i romanisti, intesi come giocatori e tifosi, in una giornata che ha offerto due situazioni estreme e opposte, una assurda, una purtroppo concreta come la morte.

Durante tutto il giorno si sono rincorse le parole sul conto di un certo Edoardo che telefonando a una radio romana, Tele Radio Stereo, ha chiesto alla squadra giallorossa di vincere l’Europa League per dare sollievo a lui, che si è dichiarato ‘malato terminale’ e ha detto di pensare anche al suicidio assistito in Svizzera. La storia la potete leggere qui.

Hanno chiesto a Daniele De Rossi un commento, e ovviamente lui ha risposto da persona dotata di umanità: “Non posso promettere la vittoria, ma daremo tutto per quel tifoso e per tutti gli altri. La questione ci ha toccato e la società sta cercando di rintracciarlo, a patto che lui voglia. Se vorrà noi siamo pronti ad accoglierlo“.

Poi si è scoperto che la versione del tifoso era inventata. A Roma funziona così, soprattutto nel circuito delle tantissime radio: tutti si conoscono, ci vuole poco a scoprire che l’appello era una bufala. Anche perché l’uomo ha sposato una ricca ereditiera romana.

Una volta scoperto, Edoardo (è il suo vero nome) si è rifatto vivo. Ha spiegato di aver scherzato, di essere comunque affetto di una malattia cronica sulla quale non ha voluto fornire indicazioni, e ha ammesso di aver sbagliato a definirsi ‘terminale’.

Io non ho molto altro da dire, ognuno si farà la sua opinione. Per me uno scherzo sono le teste di un finto Modigliani, sono abituato a verificare ogni notizia ma al posto di De Rossi mi sarei detto: figurati se uno va ad inventarsi una roba del genere.

E invece.

Qualche ora dopo, durante la partita contro il Milan in Europa League, il solito Gianluca Mancini ha segnato il gol dell’1-0. E ha mostrato una maglia, commuovendosi: “Mattia sempre con noi”, dedicata a Mattia Giani, calciatore di 26 anni del Castelfiorentino morto dopo un attacco cardiaco avuto in campo domenica. Mattia Giani era il fratello di Elia, il fidanzato della sorella di Mancini.

E Mattia non è morto per scherzo, caro Edoardo.