Bellissima la storia raccontata da Pasquale Raicaldo sull’edizione napoletana di R.it. E’ la storia di Eleonora Buono, 12 anni, affetta dalla sindrome di Down eppure schierata nel campionato under 13 dall’Asd Ischia Pallavolo. La potete leggere integralmente qui, la sintesi è che Eleonora ha debuttato in campionato ed è entrata per l’ultimo punto della sua squadra, per la gioia e il legittimo orgoglio di papà Giovanni e di mamma Lula: “Non diventerà una campionessa. Ma per noi è già una grande conquista vederla crescere, sorridere, divertirsi”. Che poi dovrebbe essere il motto di qualsiasi genitore, anche di quelli dei bambini che non hanno un cromosoma in più.

Sarebbe banale dire che per Eleonora questa è già una grande vittoria, intendo l’essere scesa in campo. Secondo me la vittoria è collettiva, perché dai suoi allenatori, alle compagne, agli spettatori, secondo me il discorso si riassume molto semplicemente in questa considerazione: ogni volta che  Eleonora va in campo, vinciamo tutti.

“La più forte della squadra? Sono io, naturalmente” (Eleonora Buono)