Dunque Scandicci e Kate Antropova hanno eliminato Milano e Paola Egonu, centrando la prima sorpresa nella volata per lo scudetto, aspettando la bella tra Conegliano e l’altra sorpresa Novara.

E ovviamente subito dopo si è scatenata la corsa al dualismo. Da giornalista so benissimo che le rivalità a due accendono la fantasia di tutti con grande facilità, quindi non mi stupisco. E mi sembra di poter dire che negli ultimi anni (credo coincida con l’avvento dei social, ma ovviamente potrei sbagliare) anche l’ambiente della pallavolo si è ritrovato a fronteggiare un boom di haters, leoni da tastiera e travasatori seriali di bile che commentano male ogni cosa, anche quella che forse è successa ma nessuno ne è sicuro, come se fosse una guerra di religione.

Bene, fate pure. Io non mi unisco al giochino, certo non lo farò adesso che ancora dobbiamo guadagnarci il pass per le Olimpiadi. Libero ognuno di pensare che una sia più forte dell’altra, di dividersi e di tirare per la giacchetta il ct Julio Velasco, che per quanto lo conosco su queste decisioni gira senza maniche, quindi hai voglia di tirare.

A chi pretende per forza che un commentatore si schieri, dico che per me in prospettiva Antropova è più forte perché ha meno ‘bisogno’ di un’alzatrice, ma è un’opinione da spettatore, esperto ma pur sempre spettatore. Oggi Egonu è più completa, ha giocato più partite di altissimo livello e quindi più esperta, se fossi io il ct partirebbe titolare Paola se l’alzatrice è Orro, ma comunque credo che tutte le altre squadre invidino a Velasco la possibilità di scegliere. Anche la Turchia di Santarelli, penso.

Comunque, una volta accontentati i professionisti della zizzania, mi permetto di spiegare come la vedo: io mi fido di Julio Velasco. Perché è già passato attraverso qualcosa di simile, mi riferisco ovviamente al caso Vullo-Tofoli, e sono sicuro che il più grande rimpianto della sua carriera sia aver dato retta a chi all’epoca riuscì a fargli cambiare idea, creando il dualismo.

Mi fido perché tranne quella volta, Velasco non ha mai avuto problemi a scegliere con la sua testa, non con quella della gente: do you remember Lucchetta?

Inoltre, non so se l’avete notato. Ma il coach della squadra che ha beffato Milano, Massimo Barbolini, sarà il vice di Velasco in nazionale. Quindi conosce Antropova meglio di chiunque. E il tecnico della squadra più sorprendente della stagione, Lollo Bernardi, farà pure parte dello staff. Ha debuttato nel settore femminile con grandissimi risultati, e anche lui è un tesoro di conoscenze dal quale attingere.

Velasco tra parentesi ha insegnato anche a De Giorgi e a Giani, che oggi sono ct, a due buonissimi allenatori come Anastasi e Gardini, insomma ha sicuramente trasmesso un’eredità.

Infine, sono convinto che chiunque giochi titolare nel ruolo di opposto, quello sia proprio l’ultimo dei problemi della nostra nazionale.

Quindi scannatevi pure su Egonu e Antropova. Io passo.