I fatti  si riferiscono allo sciopero dei trasporti indetto lo scorso 23-24 giugno: in quell’occasione i viaggiatori della direttrice 23 Stradella-Pavia-Milano avevano avuto la sventura di vedersi cancellati i convogli che avrebbero assicurato loro il rientro a casa in fascia di garanzia. Si immagini la sorpresa quando Trenord, interpellata dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ha risposto indicando in pratica che quei treni non appartenevano alla fascia garantita, in violazione di ogni logica. Simona Vercesi, Stradella (Pv)

Ma quali sono le fasce davvero garantite in un giorno di sciopero dei trasporti ferroviari? Con che modalità vengono definite le fasce? È possibile che queste fasce vengano, nei fatti, garantite? E davvero tutti i convogli compresi nelle fasce garantite viaggiano poi regolarmente? Per ragioni di spazio siamo stati costretti a sintetizzare la mail di Simona Vercesi, da tempo nostra affezionata corrispondente dall’Oltrepò, ma le domande che ne escono sono queste e sono chiarissime.
Dopo lo sciopero Simona e altri pendolari si erano rivolti a un consigliere regionale “che per anni ha guidato con piglio e competenza il Coordinamento Provinciale pendolari Pavia-Oltrepò-Lomellina, affinché si facesse latore delle nostre doglianze presso la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, il Presidere autorità di Regolazione dei trasporti e l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia”. I viaggiatori lamentavano la soppressione di alcuni treni segnalati fra quelli garantiti nella giornata di blocco ferroviario: sulla direttrice 23 Milano Greco Pirelli-Stradella delle 18.46; Milano Greco Pirelli-Stradella delle 19.46; Milano Greco Pirelli-Stradella delle 20.46; sulla direttrice Milano Porta Genova-Mortara delle 20.43.

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha girato la risposta di Trenord secondo cui nel giorno di sciopero avrebbero dovuto essere garantiti esclusivamente i servizi previsti nelle fasce orarie comprese tre le 6 e le 9 e fra le 18 e le 21 in quanto “come più volte evidenziato dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, la franchigia di 1h sull’arrivo a destinazione dei treni si applica una sola volta all’inizio dello sciopero”.
Franchigia a parte, è stata una risposta che, come abbiamo visto, non ha soddisfatto Simona e gli altri pendolari: continuano a chiedersi perché i loro treni non erano compresi nella fascia protetta o se invece lo erano perché sono stati cancellati. Rimane lo spettacolo di centinaia di pendolari fermi alle stazioni di Milano e Pavia in attesa di treni fantasma, in quel venerdì “nero” del 24 giugno.
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