HO LETTO più volte le mail inviate a Vita da pendolare da appassionati della bicicletta che lamentano le difficoltà e le limitazioni che incontrano ogni volta per trasportare le bici in treno. Appartengo anch’io a questo «popolo», che mi pare molto numeroso. Mi piacerebbe che si facesse qualcosa di più per venire incontro alla nostra passione e nello stesso tempo per agevolare i viaggi in treno. Luciano, Mantova

VERO, CARO LETTORE. Viaggiare con le due ruote al seguito non sempre è agevole. Ma consideriamo anche che i nostri amati bicicli (quelli non pieghevoli, ovviamente) sono piuttosto ingombranti e che per questo motivo certe regole s’impongono. Ecco, comunqe, una buona notizia. Dal 16 maggio è in vigore una convenzione firmata dalla Divisione Trasporto regionale di Trenitalia e dalla Fiab (Federazione italiana Amici della Bicicletta). L’accordo sostituisce il precedente, firmato nell’ormai lontano 1999. Le nuove condizioni tariffarie prevedono, in caso di utilizzo di treni regionali adatti al trasporto di bici, due tipi di sconto. Uno sconto del 10% per gruppi da 3 a 9 viaggiatori di cui almeno uno in possesso di tessera Fiab, tutti con bicicletta al seguito, per la quale si paga la tariffa ordinaria. Uno sconto del 15% per gruppi di almeno 10 viaggiatori, con o senza bicicletta al seguito, in possesso di iscrizione alla Fiab. C’È UN’ALTRA NOVITÀ, speriamo positiva. Verrà costituito un gruppo di lavoro «misto e permanente» che avrà il compito di elaborare nuove iniziative per lo sviluppo dell’intermodalità fra treno e bicicletta. Si cercherà di dare una risposta alle problematiche legate all’utilizzo delle bici in treno, sia da parte dei turisti italiani e stranieri che praticano il cicloturismo, sia da parte dei pendolari. Operazione interessante anche se tutt’altro che facile. Lo scenario della patrie ferrovie è assolutamente frammentato. Trenitalia gestisce direttamente gran parte dei servizi a lunga percorrenza, dove il trasporto di biciclette è consentito nelle apposite sacche. C’è l’altro scenario, quello del trasporto locale, con la competenza affidata alle Regioni e molte regole fissate dai contratti di servizio. Discorso complesso, come si vede. Ma l’intermodalità treno-bici è troppo importante per non essere affrontata con proposte concrete. Soprattutto perché il «popolo» dei ciclo-ferroviari, a cui appartiene anche il nostro lettore, è stanco di attendere. [email protected]