CERCO casa a Milano per mia figlia, ma gli affitti sono troppo alti per le finanze di casa, quelle di due impiegati (e di due pendolari). La ragazza è brava, si è diplomata bene, ha trovato impiego quasi subito e quando ce lo ha annunciato siamo quasi svenuti di gioia.  Peccato che non sopporti la vita da pendolare. Che possiamo fare? Maria Luisa mamma pendolare della provincia di Bergamo

ASSOLUTAMENTE nulla, cara Maria Luisa. Non fare nulla e con tuo marito risparmiate tanto denaro che potrebbe essere ben diversamente e molto più utilmente speso. Normale che all’inizio dell’attività di lavoro il pendolarismo possa apparire, come in effetti è, noioso, pesante, scoraggiante. Abbiamo sempre sostenuto che pendolari si nasce. Certo, con il tempo e con la pratica quotidiana, si rafforzano e si affinano le doti richieste al pendolare, come forza di sopportazione, resistenza psico-fisica, passione, pazienza, rassegnazione, un briciolo di umorismo. Ma pendolari si nasce, ribadiamo, questione di ereditarietà, Dna, geni, cromosomi. E tua figlia, figlia di pendolari, non può non esserlo a sua volta. Un giorno la vedrai rincasare, garrula e sorridente, e allora capirai che è accaduto: la genetica ha vinto. Vorremmo dedicare a tua figlia qualche verso della «Ballata del pendolare», scritta molti anni fa, ma sempre valida, dal nostro amico Cesare Carbonari, chansonnier torinese e ovviamente pendolare. Usiamo prudentemente il condizionale perché la ragazza potrebbe anche non gradire affatto e rispedire al mittente. Proviamoci. 

CANTA CARBONARI: «E questa è la storia della nostra vita/non ci si crede eppure sembra quasi un film/un film d’amore, di storie ed avvventure/dove gli attori e le comparse siamo noi/noi che ci alziamo quando il sole dorme ancora/e ci beviamo come al solito un caffè/e poi di corsa ci vestiamo e andiamo via/alla stazione della vecchia ferrovia/e andiamo via». Un consiglio o meglio un augurio a tua figlia: trovare in fretta un amore. Pendolare, naturalmente.

UN’INFORMAZIONE a Maria Luisa e a tutti quelli che viaggiano sulle patrie rotaie. Il Gruppo Fs Italiane e la Polizia Ferroviaria hanno lanciato la nuova campagna informativa per difendersi da ladri, borseggiatori e malintenzionati in genere nelle stazioni e a bordo treno. La campagna si chiama «Stai attento! Fai la differenza». Una specifica cartellonistica, una grafica immediata e di facile comprensione, con consigli in otto lingue per evitare di diventare bersaglio dei «topi» di treno e stazione. Norme che parrebbero scontate tanto sono elementari, ma quante volte ce ne dimentichiamo? Per esempio, tenere gli occhi ben aperti nei luoghi più affollati come biglietterie, atri, binari con treni in arrivo o in partenza. Molta attenzione alle macchinette self-service, dove può capitare di sentirsi offrire un aiuto non richiesto e soprattutto interessato. Attenzione ai venditori abusivi di generi alimentari o altro. Bagaglio sempre alla mano, da non perdere mai di vista durante il viaggio.

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