Primo piano. Gianluigi Peduzzi porta da Enrico Bartolini, al Mudec, la Rustichella d’Abruzzo, leader mondiale delle paste artigianali (una Case History), mentre la sorella Stefania ha realizzato una cena futurista da Feltrinelli Red in Aulenti. Vendono più dell’80 per cento in 70 Paesi. Penne, Loreto Aprutino e Pianella declinano la filiera corta dal campo al pastificio. La Trebbiatura è occasione e rito per capire la differenza fra una pasta artigianale e le altre (per una spesa informata). Tre generazioni, la prima di rinomati mugnai nell’area Vestina, con Gaetano Sergiacomo che nel 1929 apre il primo pastificio a Penne. Nel 1980 diventa con Piero Peduzzi la Rustichella d’Abruzzo a Pianella. Gente in gamba, che parla dei competitor con stima. «Se De Cecco, il primo a usare trafilature a bronzo, fosse rimasto artigianale non avremmo avuto lo spazio di crescere, con Mancini, Cocco, Cavalieri. E i Barilla sono seri, bravissimi». A Pianella impariamo le differenze.

Il grano. La Trafila in bronzo invece che in teflon. Lenta essicazione (26-56 ore) a bassa temperatura (40/50 C°). Produzione: 500 Kg all’ora. Industriale: 85/95 C° (colore più scuro pasta bruciata e caramellizata), 4-6 ore di essicazione, trafiata al teflon, 7000 kg di produzione all’ora. Per la Rustichella solo grano italiano, canadese, americano per la linea classica, Primo Grano e Triticum 100% abruzzese e italiano. La Chitarra di Saragolla con verdure di stagione è il benvenuto a La Bilancia (agnellone e formaggio fresco straordinari). La festa della Trebbiatura di PrimoGrano è al tramonto, in contrada Cordano, all’ombra della chiesa rurale di Santa Caterina.

Il campo sperimentale è stato seminato con sette grani antichi italiani: la Saragolla abruzzese e lucana, il Senatore Cappelli abruzzese, l’Etrusco toscano, Timmilia, Russello e Perciasacchi siciliani, verranno riseminati creando un blend nuovo non al mulino ma al campo. La trebbiatrice avanza sotto l’ultimo sole, gli ospiti assaggiano formaggi, salami e capocolli sublimi, si beve Trebbiano, Montepulciano (la sera prima Cerasuolo). Paesaggio magnifico fraMaiella e Gran Sasso, a un tiro dal mare. Profumi di campo, pasta, papera, focacce fritte, canti, balli e fuochi d’artificio fra la terra e le stelle.